Più di 50 querce secolari, anziane forse anche 500 anni, assediate da “giovani” alberi di pino, piantati durante le campagne di rimboschimento degli anni 60, che tolgono loro luce e quindi vita. Lo denunciano i volontari delle Giacche verdi di Bronte, coordinati da Biagio Montagno insieme al prof. Rainer Kopsell, ex direttore dell’azienda forestale tedesca, giunto sull’Etna 2 anni fa e ritornato ieri per lanciare l’allarme alle autorità siciliane. Siamo a Bronte, in piena zona A del Parco dell’Etna, ed esattamente nella zona “Sic” ai piedi di monte Egitto. E’ qui che si starebbe consumando la lenta agonia delle querce “monumentali”, ed è stato proprio in questo bellissimo bosco che questa mattina si sono riuniti diversi esperti per verificare la situazione. “Le querce stanno perdendole foglie – ci spiega il prof. Kopsell – bisogna tagliare i pini attorno che fanno ombra”. Detto così, trovandoci in piena area protetta, sembra impossibile, ma il dott. Michele Leonardi dirigente del Parco dell’Etna non si è mostrato contrario: “Abbiamo subito fornito l’autorizzazione al censimento delle piante. – ha affermato – Fatto ciò valuteremo la possibilità di ricostruire le condizioni di naturalità eventualmente compromessa dall’uomo”. “Il rimboschimento – ci dice il prof. Pietro Minissale del Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Catania – ha soffocato le querce. Il diradamento è necessario”. E la salvaguardia del proprio patrimonio ambientale interessa al Comune di Bronte, presente al sopralluogo con l’assessore Mario Bonsignore: “Ci troviamo in una zona bellissima e mi fa piacere che le eccellenze scientifiche che oggi sono qui non hanno esitazione a definire questi boschi monumenti. A loro chiediamo di salvarli affinché possano essere ammirati dai turisti”. Ed al sopralluogo ha partecipato Franco Del Campo del Cai, i volontari dello Sve, il comandante della Forestale di Bronte, commissario Vincenzo Crimi, e il dott. Nunzio Caruso del servizio fitosanitario dell’Azienda forestale: “Ai tempi non si immaginava di compromettere la salute delle querce. Oggi si dovrebbe intervenire”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto
Nulla è eterno…Nulla è nostro… Allora non tocchiamo ciò che non ci appartiene…