Ieri una delegazione dei lavoratori ha incontrato, nella sede dell’Ato, i rappresentanti del Collegio dei Liquidatori dell’Ato Joniambiente e i dirigenti tecnici della Società. In una lunga nota, il presidente del collegio dei liquidatori, Francesco Rubbino e il componente dello stesso collegio, Antonello Caruso riferiscono che gli “operatori sono esasperati e ne comprendiamo le ragioni. Già ieri abbiamo parlato con alcuni rappresentanti provinciali dei sindacati (Torrisi – Fit Cisl; Agliozzo – Cgil; Santonocito – Confisal), oggi abbiamo voluto incontrare una delegazione degli operatori per tranquillizzarli considerate le loro preoccupazioni alla luce della mancata erogazione dell’ultimo stipendio”. Dall’Ato dichiarano che è stato versato alla ditta Aimeri Ambiente un acconto sul canone ma più di questo, al momento, non si può fare. Ieri alle casse dell’Ato sono arrivati dei versamenti da parte dei consorzi del Conai, circa 55mila euro relativi alla raccolta differenziata effettuata nel 2012 nei Comuni del primo step. “Confidiamo nel senso di responsabilità da parte dei rappresentanti dei Comuni soci – continuano Rubbino e Caruso – al fine di poter ricevere quanto deliberato nell’ultima assemblea per scongiurare il protrarsi dei disservizi, nel pieno e legittimo interesse della collettività cittadina”. I vertici dell’Ato affermano di essere in contatto costante con i vertici dell’Aimeri per tentare di individuare soluzioni che salvaguardino gli operatori e possano scongiurare una paralisi del servizio nei 14 Comuni, in caso di sciopero. Rubbino e Caruso auspicano che possa concretizzarsi il piano che permetta all’Ato di pagare gli operatori in forza nei Comuni in regola con i pagamenti all’Ato Joniambiente. “In tal senso, venerdì prossimo – annuncia Rubbino e Caruso – questo Ato, il Comune di Bronte e i rappresentanti dell’Aimeri Ambiente, siederanno a un tavolo convocato in Prefettura a Catania per valutare concretamente la realizzazione del progetto”. “Il Comune di Bronte – aggiunge Antonello Caruso – è in regola con i versamenti per cui abbiamo proposto di effettuare il pagamento diretto ai dipendenti, in pratica l’Ato si sostituisce ad Aimeri. Lo stesso potranno farlo anche altri Comuni che si metteranno in regola e quindi questa esperienza farà da apripista a un sistema nuovo. L’Aimeri dovrà comunicarci l’elenco dei dipendenti in forza a Bronte”. “Abbiamo proposto all’Ato di rescindere il contratto con l’Aimeri – dice Rosario Garozzo della Fit Cisl – ci è stato detto che più volte è stato prospettato nelle assemblee dei soci, ma i comuni poi non lo votano. I lavoratori hanno ribadito che quando arriveranno i soldi riprenderanno a lavoro”. Alfio Leonardi della Fp Cgil conferma che i lavoratori hanno deciso di continuare il blocco. Tuttavia si tratta del prosieguo di una sospensione non annunciata del servizio, e potrebbero esserci conseguenze problematiche.
Maria Gabriella Leonardi Fonte “La Sicilia” del 01-05-2013
L’AIMERI AMBIENTE: “FAREMO IL POSSIBILE PER PAGARE IL DOVUTO”
L’Ato Joniambiente lo scorso 26 aprile ha formalizzato all’Aimeri ambiente l’applicazione di una serie di sanzioni per presunti inadempimenti contrattuali, riferiti al periodo luglio – dicembre 2012, per un ammontare complessivo di circa 3 milioni e 800 mila euro. L’Aimeri Ambiente, in una nota, rileva che il provvedimento adottato dall’Ato interviene “in un momento di grande difficoltà, destabilizzando il già precario equilibrio economico finanziario dell’appalto. Incidendo in termini di liquidità nel rapporto imprenditoriale tra stazione appaltante e appaltatore” L’Aimeri dichiara che il disagio che ne deriva, refluisce, inevitabilmente, nell’avvio dei flussi di spesa e quindi rendendo difficoltoso anche il rispetto delle scadenze con cui pagare le retribuzioni ai lavoratori. La ditta si dice ben consapevole dello stato di profondo disagio patito, loro malgrado, dalle famiglie dei dipendenti, e per questo, “seppure in un clima non certamente sereno” assicura che “profonderà ogni sforzo per risolvere il grave momento di impasse anche se, appare del tutto evidente e incontrovertibile, che senza i necessari congrui apporti finanziari il problema non potrà, purtroppo, andare a soluzione”.
Maria Gabriella Leonardi Fonte “La Sicilia” del 01-05-2013