Condanna esemplare per Vasile Grosu, il romeno di 36 anni che nel novembre scorso ha picchiato la sua convivente di 48 anni fino a ridurla in fin di vita. Il Gup del Tribunale di Catania, Alessandro Ricciardolo lo ha condannato a 6 anni di reclusione. Una condanna che ha accolto in pieno le richieste dell’accusa e dei legali della donna Giovanna Caruso, Samantha Lazzaro e Pia Grassia, se consideriamo che il processo è stato celebrato con il rito abbreviato che gli ha permesso di ottenere uno sconto sulla pena. Vasile Grosu il 20 novembre scorso picchiò selvaggiamente la donna con una violenza tale da ridurla in fin di vita. Durante il processo è emerso che l’uomo avrebbe colpito la donna con calci all’addome, pugni e schiaffi su tutto il corpo. Non contento l’avrebbe afferrata per il collo con lo scopo di strangolarla, cagionandole lesioni gravissime. A soccorrerla fu l’anziano cui questa badava che, non vedendola arrivare a lavoro e non rispondendo al telefono, preoccupato si è recato a casa sua, trovandola per terra e con i segni evidenti delle percosse. Subito arrivò l’ambulanza del 118 e poi i carabinieri. La donna fu trasportata all’ospedale Garibaldi di Catania dove i medici per salvarle la vita furono costretti ad asportare la milza. L’uomo, invece, fu dichiarato in stato di fermo dai carabinieri e trasportato nel carcere catanese di piazza Lanza. Quella fù una violenza annunciata. Non era la prima volta, infatti, che il rumeno picchiava la sua donna. Qualche settimana prima, infatti, la aveva già aggredita mandandola in ospedale a Bronte con ferite e contusioni ritenute guaribili in 30 giorni. In quell’occasione, visto la gravità dell’accaduto, i medici informarono i carabinieri che procedettero d’ufficio. Per questa aggressione il rumeno si è già beccato una condanna di 2 anni e 3 mesi di reclusione, ma adesso in carcere ci dovrà rimanere molto di più.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 31-05-2013