«RANDAZZO E L’EMERGENZA SANITARIA»
Il 13 di marzo del 2012 si è svolto un consiglio comunale aperto al pubblico, in cui l’argomento trattato era l’emergenza sanitaria a Randazzo, il tutto dopo i fatti accaduti alla fine di febbraio in cui hanno perso la vita due giovani concittadini, uno di 18 anni e uno di 15 anni. In questo consiglio sono state dette tante belle parole ma alla fine non è stato detto niente, solo accusare le vecchie amministrazioni regionali, provinciali e comunali, senza mai nominare l’attuale amministrazione regionale che tutti sappiamo quello che sta combinando. Nessuna proposta concreta degna di questo nome. Quindi da semplice cittadino chiedo: dopo questo consiglio comunale aperto, che cosa è successo? che azioni sono state intraprese dal consiglio comunale? ci saranno altri incontri in merito o come sempre il tutto cade nel dimenticatoio? Se qualcuno ne sa qualcosa e vuole informare la cittadinanza ne saremo grati. Giovanni D’Amico
A PROPOSITO DI UN BANDO DEL COMUNE DI BRONTE….
E’ doveroso un diritto di replica all’articolo in oggetto («Il geologo low cost», La Sicilia del 29 marzo) dalla parte del “professionista catanese che offriva il 75% del ribasso”… Giova precisare che l’offerta del 75% di ribasso d’asta sulla parcella, calcolata abbondantemente con le tariffe professionali ormai abrogate da Monti, è ancora in corso di gara a differenza della “bocciatura” di cui si leggerebbe nell’articolo. Infatti dal Comune di Bronte non si è ricevuta ancora nessuna comunicazione ufficiale di esclusione e neanche dal verbale di gara pubblicato sul sito del Comune si evince che vi sia stata chiaramente una esclusione. Esclusione che non dovrebbe neanche arrivare visto che si è offerto, per lo studio geologico a supporto del progetto di riqualificazione, di percepire un compenso di € 5000,00 su € 20.000,00. Il verbale di gara, che sarebbe dovuto rimanere secretato fino alla conclusione dei giudizi di anomalia, è stato infatti già eccepito formalmente all’amministrazione procedente con un preavviso di ricorso e si stanno valutando le opportune azioni legali a tutela della propria privacy che sarebbe stata violata con la pubblicazione del verbale di gara fuori tempo. E’ noto a tanti infatti, ma purtroppo non a tutti, che le offerte anomale, secondo il codice di procedura per gli appalti pubblici, sono soggette ad una sorta di “ripescaggio”: tecnicamente prima di escludere le offerte la P.A. deve richiedere delle precisazioni alle giustificazioni sul prezzo offerto e se non vanno bene neanche quelle deve convocare il concorrente per avere fornito ogni elemento utile ad evitare che la sua offerta venga definitivamente esclusa (art. 88/4° D.lgs 163/2006). Proprio perché l’Amministrazione non ha ancora avanzato nessuna richiesta la propria offerta tecnicamente è ancora in gara. Aggiungo poi, senza spirito di polemica ma solo perché sia di esortazione costruttiva per tutte quelle Commissioni di gara che ancora non lo sanno, che alcuni comportamenti in fase di gara, come quello di redazione dei verbali e di pubblicazione degli stessi, fanno parte di quelle imprecisioni che segnalava il Prof. Geol. Fiumara e che a volte possono trasformarsi in veri e propri abusi amministrativi per eccesso di potere. Se il Decreto Monti sulle liberalizzazioni ha abolito le vecchie tariffe professionali che valutavano il compenso per uno studio geologico a 20.000 e la P.A. di Bronte non accetta le migliori offerte in ribasso vuol dire che spenderà di più e il costo in più della pubblica amministrazione sarà caricato, come al solito, su tutti i cittadini. Ecco perché è anche cresciuto così tanto il debito pubblico in Italia. Si dice che lo “spread” tra lo stipendio medio di un pubblico dipendente Italiano in confronto a quello di un pubblico dipendente Tedesco è di circa il 200%. Ciò significherebbe, non me ne vogliano gli economisti sono sempre un geologo, che se un italiano guadagna 20.000 € annui il tedesco ne incassa 40.000. I 20.000 € in meno che incassa il dipendente italiano servono ancora per mantenere le caste, gli stipendi e le pensioni d’oro dei manager pubblici, per la corruzione dei politici e per salvaguardare gli evasori. Ed allora che ben vengano altri 10-100-1000 decreti sulle liberalizzazioni! Un’ultima curiosità a proposito dei ribassi “scandalosi”: a gennaio di quest’anno nel Comune di Sinagra una collega geologa, per la stessa tipologia di progettazione geologica di Bronte, ha offerto l’81% di ribasso d’asta sul compenso calcolato secondo la tariffa geologi abrogata da Monti pervenendo ad un’offerta economica pari a € 1.691,00! Di sicuro la collega geologa non manterrà nessun privilegio a nessuno ma probabilmente a Bronte non la penserebbero allo stesso modo! geol. Ivan Scaravilli
LA REPLICA DI MARIO BARRESI Il servizio pubblicato da questo giornale il 29 marzo, al quale si riferisce il geologo Scaravilli (non citato nominativamente allora dal giornale proprio per riguardo alla privacy), è stato redatto con notizie attinte da atti pubblici. Nel “Verbale di aggiudicazione della trattativa privata” del 1° marzo 2012 si legge che la commissione di gara “dispone, a cura del responsabile del procedimento, la relativa comunicazione e la richiesta di documentazione necessaria ed eventualmente e progressivamente al concorrente che segue in graduatoria, che dovranno presentare entro i termini prefissati, la documentazione necessaria per poter giustificare l’offerta”. Nel successivo verbale della commissione di gara, del 20 marzo 2012, si precisa che “sono stati richiesti gli elementi giustificativi in merito agli elementi costitutivi dell’offerta al 1° e al 2° classificato”. Nella fattispecie il geol. Ivan Scaravilli – si legge nel verbale – i chiarimenti li ha forniti “in data 08/03/2012, prot. n. 5921”. La commissione di gara, per una serie di ragioni (tra cui l’analisi del costo totale, ritenuta “chiaramente ed indubbiamente sottostimata”) conclude che “l’offerta del Dott. Scaravilli Ivan pari al 75,00%, è da considerarsi anomala ai sensi dell’art. 88 del D. Leg. vo n. 163/2006 e s. m. A questo punto si dispone che venga attivata la procedura dell’anomalia dell’offerta dello studio (…) 3° classificato, per la richiesta degli elementi giustificativi”. Ci siamo basati soltanto sugli atti. Il resto sono opinioni, che siamo lieti di ospitare per arricchire il dibattito aperto dalla pubblicazione del “caso Bronte” sul nostro quotidiano. (Ma. B.) Fonte “La Sicilia” del 05-04-2012