Il rischio che nei prossimi giorni il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, già di per se abbastanza precario, possa ulteriormente peggiorare non è poi così remoto. A lanciare l’allarme è proprio il presidente della società Ato Joniambiente, Francesco Rubbino, che evidenzia come dei 14 Comuni soci dell’Ato, che ogni mese devono pagare la propria quota per ottenere il servizio ed il pagamento degli stipendi dei lavoratori, solo 4 Comuni hanno versato le somme dovute. “In verità siamo stanchi di ripeterlo – afferma Rubbino – ma siccome ne vale la salute pubblica siamo costretti a ribadirlo. I lavoratori aspettano lo stipendio di maggio. Noi abbiamo messo in mora la Aimeri Ambiente, intimandogli di pagare gli stipendi. Ma la situazione economica di questa società è ormai di dominio pubblico. Tutti – continua Rubbino – ricorderanno che il mese di aprile ai lavoratori lo stipendio lo abbiamo pagato direttamente noi, sostituendoci alla Aimeri. Potremo farlo anche questa volta, ma se i Comuni non pagano le proprie quote diventa difficile”. Il timore è che nei primi giorni di luglio, scaduti i 15 giorni entro cui la Aimeri può provvedere a versare gli stipendi, dopo le intimazioni della Joniambiente, se i lavoratori non dovessero ricevere gli stipendi, i sindacati giustamente proclameranno stati di agitazione che possibilmente sfoceranno in giornate di sciopero. “Se ciò dovesse accadere – aggiunge il presidente – quello che oggi io stesso considero un servizio per nulla sufficiente, per causa delle sopraggiunte difficoltà economiche dell’Aimeri, rischia di peggiorare ulteriormente. con i lavoratori che in assenza dello stipendio quasi sicuramente incroceranno le braccia”. Per Rubbino tutto ciò va evitato, ma la soluzione è una sola: “Non mi rimane altro – infatti spiega il presidente – che lanciare un appello ai sindaci. Siamo in estate, ci saranno giornate di caldo torrido e non possiamo permetterci un’emergenza sanitaria legata alla eccessiva presenza di rifiuti per le strade. Si tenga presente che anche le società che gestiscono le discariche da tempo attendono di essere pagate. Sono già giorni che minacciano di chiudere i cancelli. Fino ad oggi non lo hanno fatto perché ci siamo premurati ad effettuare incontri dove abbiamo chiesto loro di non peggiorare una situazione già drammatica. Li ringrazio per la comprensione, ma sono certo che la loro pazienza non potrà durare a lungo. L’unica soluzione – conclude – è quindi che i Comuni paghino quanto dovuto”. Rubbino attenderà domani, al massimo i primissimi giorni del mese, poi farà ulteriori pressioni alla Regione per l’invio dei commissari per ottenere i fondi. “Noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità – conclude – compreso la risoluzione del contratto con la Aimeri. I Comuni facciano la loro parte”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 30-06-2013