La Jonianiente non si arrende e, dopo il default della Aimeri ambiente che ha costretto la società Ato a risolvere il contratto, punta ad affidare il servizio a nuove società in grado di raccogliere rifiuti e pulire le strade con efficienza. Il Cda della Joniambiente, presieduto da Francesco Rubbino e composto da Antonello Caruso e Giuseppe Cardillo ha dato mandato ai propri uffici di procedere con una nuova gara d’appalto per quei 7 Comuni che hanno accettato che fosse l’Ato a continuare a svolgere il servizio fino a 30 settembre, data in cui le società d’ambito dovrebbero cessare. I Comuni sono Bronte, Maletto, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Calatabiano, Sant’Alfio e Riposto, ma nulla togli che domani il numero dei Comuni possa aumentare, soprattutto in quei paesi dove i sindaci sono stati appena eletti. Per questo gli uffici, visto l’emergenza, hanno spedito, a tutte le ditte autorizzate a raccogliere rifiuti della Sicilia orientale, un invito formale a partecipare ad una gara che è unica, ma suddivida a lotti. Le ditte interessate, infatti, possono partecipare per svolgere il servizio in tutti i Comuni come ad uno solo di essi. “Ci stiamo muovendo – afferma il presidente Rubbino – nel rispetto delle indicazioni dell’assemblea dei soci che ricordo sono i Comuni. Alcuni di questi hanno deciso di svolgere autonomamente il servizio, altri più responsabilmente hanno preferito continuare ad affidarsi a noi. Ovviamente però – conclude Rubbino – se è vero che una ditta nuova potrà risolvere i problemi causati dalla crisi economica dell’Aimeri, non più in grado di svolgere il servizio, nulla potrà fare se i Comuni continuano a non pagare e ad essere morosi. In questo caso – conclude Rubbino – le strade dei Comuni che non pagheranno mensilmente rimarranno piene di rifiuti”.
Fonte “La Sicilia” del 07-07-2013