E’ salvo lo stipendio di giugno degli oltre 250 operatori ecologici della Joniambiente che operano da Bronte fino a Riposto. Ieri pomeriggio la società Ato ha ricevuto la quota del Comune di Bronte, l’unico al momento in regola con i pagamenti. Con questi soldi l’Ato ha già fatto partire i flussi di pagamento degli stipendi per tutti gli operatori ecologici. Per un attimo però si è temuto che gli stipendi dovessero essere erogati in ritardo con tutti i problemi che ne derivano a causa del fatto che molti Comuni continuano a essere morosi nei confronti della società Ato che, ovviamente si trova senza liquidità per pagare gli stipendi. Così l’assessore del Comune di Bronte, Biagio Petralia, per evitare il ripetersi di disservizi, ha versato oltre 200 mila euro, venendo incontro alle esigenze delle famiglie dei lavoratori. “Siamo convinti di aver evitato l’ennesima legittima protesta dei lavoratori – afferma l’assessore Petralia – ma dobbiamo anche ammettere che siamo alle solite: se non fosse Bronte a pagare i lavoratori non riceverebbero lo stipendio con regolarità. Non è possibile che, – protesta – nonostante sono stati scritti protocolli d’intesa vi siano Comuni che ancora ritardano a versare la propria quota mettendo in difficoltà la Joniambiente”. La decisione di versare la quota il Comune l’ha presa alla fine di un vertice sindacale tenuto a Bronte acui, oltre a Petralia, hanno partecipato Antonello Caruso, componente del Cda della Joniambiente e i sindacalisti Gino Mavica della Cgil, Nino Galati e Rosario Gangi della Cisl e Salvino Luca della Uil. “A rischio – ribadisce l’assessore – c’era anche la quattordicesima dei lavoratori e alla fine abbiamo deciso di pagare. Non possiamo però che lanciare l’ennesimo appello affinchè tutti i Comuni paghino regolarmente”. E sempre ieri qualcosa è sembrato muoversi. Alla Joniambiente sono arrivati fondi dai Comuni di Giarre e Riposto, ma si tratta di somme arretrate che serviranno a pagare discariche e servizi, ma Antonello Caruso che durante il vertice sindacale ha ribadito la necessità che tutti i Comuni paghino anche per garantire ai lavoratori il Tfr, la tredicesima e le ferie previste a settembre.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 06-08-2013;