«Sirna lo ha assicurato: farà il possibile affinché il Pte di Randazzo abbia non più una, ma due ambulanze medicalizzate. Di queste, inoltre, una dovrà avere a bordo un medico rianimatore». E’ la rassicurante dichiarazione che ha rilasciato il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, al termine dell’incontro che egli stesso ha chiesto al commissario straordinario dell’Asp 3 di Catania, Gaetano Sirna. «Ho voluto l’incontro innanzitutto per presentarmi – spiega il neo primo cittadino. – Ovvio, però, che ho sottoposto al commissario tutte le perplessità che i randazzesi nutrono in questo momento sull’efficacia degli interventi di urgenza del 118, soprattutto dopo l’incidente stradale del febbraio dello scorso anno e dopo la morte di un bambino rimasto soffocato. Sirna ha confermato il suo impegno affinché il servizio di emergenza a Randazzo venga potenziato. Ha già chiamato i vertici del 118 e ha condiviso con me l’esigenza di dotare la postazione del Pte di una seconda ambulanza, che abbia il personale in grado di poter effettuare manovre di rianimazione». Per Randazzo è più che una buona notizia. In tanti hanno ancora in mente quando sulla Ss 120 persero la vita 3 persone fra cui 2 giovani randazzesi, Federico Astone di 20 anni e Samuele Bellocchi Parasiliti di 15 anni. Sul luogo dell’incidente non arrivò in tempo l’ambulanza di Randazzo perché era già impegnata. Mai sapremo se quei ragazzi potevano essere salvati. Così come il bambino di 9 anni rimasto soffocato dalla sua sciarpa mentre giocava. Anche in quel caso l’ambulanza soccorreva già un infartuato e in questi casi la tempestività può salvare una vita.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 20-08-2013