Il Comune di Bronte non ha autorizzato sociale di Vittoria alla quale era stato assegnato agli arresti domiciliari un brontese in precedenza arrestato dai carabinieri. Così la Corte d’Appello di Catania ha ripristinato l’ordinanza di custodia cautelare e l’uomo è tornato in carcere. Protagonista della vicenda Giuseppe Uccellatore, di 28 anni, arrestato nel 2011 dai carabinieri della compagnia di Randazzo con l’accusa di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, al quale, dopo il carcere, il 31 luglio scorso la Corte d’Appello aveva concesso gli arresti domiciliari nella cooperativa sociale. Il 14 agosto scorso la richiesta da parte della comunità dell’impegno di spesa al Comune che, al momento, non ha autorizzato la spesa. In verità questo servizio i Comuni riuscivano a svolgerlo grazie ad una legge regionale che garantiva i fondi necessari, fondi che da anni la Regione non finanzia più. “Mi riservo di approfondire meglio gli aspetti della vicenda, – ha affermato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello -. Comunque la verità è che i Comuni ormai non hanno più soldi. La verità è che lo Stato ci ha dato il 35 per cento in meno negli ultimi 3 anni e la Regione ci ha tolto il 20 per cento delle risorse. I Comuni oggi sono protagonisti di un cambiamento epocale. I sindaci sono i primi a riconoscere che in passato ci sono stati sprechi. Per questo i Comuni sono sottoposti a rigidi controlli da parte della Corte dei Conti e del ministero delle Finanze alle cui indicazioni noi ci stiamo attenendo con scrupolo. Ma questa severità – conclude – non è stata applicata anche ad altri rami della Pubblica amministrazione. I ministeri neanche sono sfiorati da decurtazioni di finanziamenti. Non è possibile che solo gli enti locali devono sopportare il peso della crisi facendo gravare quasi totalmente sui cittadini il costo dei servizi. Anzi vi dico di più. Oggi i sindaci sono diventati gli esattori dello Stato: riscuotiamo l’Imu e ne versiamo all’erario il 55%. Di contro poi ci troviamo di fronte a problemi umani come quello di Uccellatore che non trovano soluzione”.
Giorgio Poli Fonte “La Sicilia” del 22-08-2013