Che la proposta del sindaco Ernesto Del Campo – di liberare piazza Loreto dalle bancarelle del mercato domenicale alimentasse il dibattito – era prevedibile. Giuseppe Parisi, ambulante e presidente del Comitato per la salvaguardia del mercato di Randazzo, infatti, contesta l’idea, definendola il primo passo per fare morire una delle poche risorse economiche che la cittadina vanta. «Liberare il piazzale est di piazza Loreto è accettabile – sostiene -. Tutti sappiamo che quella piazza è un’area di raccolta di Protezione civile. Ma togliere le bancarelle anche dall’altra parte della piazza è un errore che può costare caro. Il mercato va lasciato nei pressi della strada statale. L’errore più grave che si può commettere è quello di estendere l’area del mercato lungo via Basile. Non potendo montare le bancarelle ne sotto il ponte della ferrovia, ne lungo la ripida salita successiva, l’area del mercato sarà divisa in 2 parti, con il risultato che chi andrà a visitare la parte nuova, non verrà in quella vecchia e viceversa. Il mercato va tutelato – conclude – e a pensarla così non siamo solo noi, ma anche i commercianti a posto fisso e i ristoratori, i quali, temendo gli effetti negativi della decisione, sono pronti a protestare con noi. Chiederemo subito un incontro con il sindaco». «E’ comprensibile che gli ambulanti difendano il proprio posto di lavoro che io per primo intendo tutelare. – replica il sindaco -. Ma un’amministrazione ha anche il dovere di applicare le direttive della Prefettura, che impongono il rispetto delle norme di sicurezza, e assecondare le esigenze dei residenti dell’area che sono particolarmente danneggiati da un mercato così fitto di bancarelle. Guardando nel loro insieme tutti i problemi del mercato ci si rende conto della necessità di rivedere alcune cose. Io – continua Del Campo – non credo che l’idea di allungare il mercato in via Basile sia penalizzante, ma sono pronto ad aprire il dibattito e ascoltare tutti. Avevo già deciso, infatti, di incontrare i rappresentanti degli operatori. Da parte mia – conclude – non ci sono pregiudizi o preconcetti, soltanto le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere».Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 19-06-2012