L’Amministrazione comunale di Bronte, guidata dal sindaco, Pino Firrarello, supera il confronto con le organizzazioni sindacali interessante a conoscere le linee programmatiche del bilancio di previsione, attualmente in fase di redazione. Nella sala della Giunta del Palazzo municipale, infatti, si è tenuto un vertice alla presenza dei sindacalisti, Gino Mavica della Cgil, Salvino Luca in rappresentanza della segreteria provinciale della Uil, Nicoletta Gatto, segretario generale Spi Cgil e Luisa Albanella della segreteria confederale Cgil Catania. Per l’Amministrazione comunale hanno partecipato il vice sindaco Melo Salvia, l’assessore al Bilancio Biagio Petralia, il direttore generale Giuseppe Marcenò, ed i capi area Pietro Caraci e Biagio Meli. Le organizzazioni sindacali hanno puntato l’attenzione principalmente sui servizi socio assistenziali e sui tributi locali che vede il Comune intraprendere un’azione di recupero dell’evasione: “Incoraggiamo ogni attività che mira al recupero dell’evasione, – hanno affermato – anzi auspichiamo l’adesione del Comune al Patto antievasione dell’Agenzia delle entrate che favorirebbe maggiori entrate. Parallelamente chiediamo però che da queste scaturiscano agevolazioni e possibilmente detrazioni a favore dei più deboli. Non sarebbe sbagliato, infatti, – hanno continuato – applicare tariffe più basse dell’Imu alle categorie più disagiate ed impinguare il capitolo sui servizi sociali, affinché vengano tutelati gli interessi dei più deboli e degli anziani”. Il direttore generale ed i capi area hanno sottolineato come il Comune per i servizi sociali, oltre alle somme della legge 328, spenda 350 mila euro del bilancio comunale che, nel suo insieme, può considerarsi equilibrato, non prevedendo “tagli” feroci o enormi aumenti delle tasse, con il dott. Caraci che ha espresso fortissimi dubbi sulla legittimità di differenziare l’Imu, che è una patrimoniale, in base ai redditi. “Prima di iniziare il dibattito sulle determinazione dell’aliquota Imu – hanno affermato gli assessori Salvia e Petralia – abbiamo tagliato dal bilancio tutte le voci di spesa non indispensabili, attuando una campagna rigorosa che ci ha permesso di risparmiare parecchio. Purtroppo però anche quest’anno la Regione ed il Governo centrale hanno ridotto i trasferimenti, ed il costo di alcuni servizi insopprimibili, come la depurazione delle acque reflue, è aumentato. Nonostante tutto ciò abbiamo mantenuto alcuni servizi di utilità collettiva ed anticipato lo stipendio dei 75 contrattisti. Il Comune di Bronte, inoltre, ha deciso di considerare l’abitazione brontese degli emigrati come prima casa ai fini del calcolo dell’ Imu. Come si vede – hanno concluso – le proposte del sindacato a favore della collettività facevano già parte dei nostri programmi, ma adesso dobbiamo misurarci con la rigidità dei numeri, che ci costringono, in tempi di crisi, a dover anche ipotizzare qualche sacrificio”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto