L’autista dello scuolabus non si ferma davanti casa di un alunno, ed il padre lo picchia. E’ accaduto ieri mattina nella tranquilla frazione Catena di Linguaglossa. L’autista è dovuto ricorrere alle cure dei medici che lo hanno ritenuto guaribile in 10 giorni, ed il padre è stato denunciato dai carabinieri con l’accusa di violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Oggetto della disputa, il fatto che il Comune di Linguaglossa dall’inizio dell’anno scolastico ha istituito le fermate dello scuolabus quando, invece, fino allo scorso anno, prelevava i bambini direttamente da casa. Il provvedimento non è piaciuto a questo genitore di 42 anni e, ieri, l’ha dimostrato più che chiaramente. Il papà, diciamo eccessivamente “apprensivo”, constatando che lo scuolabus non si era fermato, ha preso l’auto, ha inseguito il pulmino e, secondo quanto raccontato dalle Forze dell’ordine, lo ha prima sorpassato e poi bloccato mettendosi di traverso. La discussione che ne è derivata non deve essere stata piacevole, certo è che si è arrivati alle mani. Fortunatamente sullo scuolabus l’autista non era da solo, ma si trovava insieme con l’accompagnatore che ha avvisato il 118. «Forse il genitore – ha commentato il sindaco, Rosa Maria Vecchio – era esasperato dal dover percorrere circa 30 metri per arrivare alla fermata. Ma è giusto che sia così. Le fermate ottimizzano il servizio ed evitano che i bambini arrivino tardi a scuola a causa delle troppe fermate». Dopo lo “scontro” raro esempio di civiltà fornito dagli adulti ai bambini a bordo del pullman, il secondo autista ha sostituito quello picchiato conducendo gli alunni a destinazione. I bambini sono rimasti sempre in sicurezza. «Un fatto increscioso – ha concluso il sindaco – Spero che il genitore si sia pentito».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 18-10-2013