Era venuto a Randazzo per mettere in atto la classica truffa dello specchietto, ma non ha fatto i conti con un mirato servizio dei carabinieri del Comando stazione di Randazzo, che si sono accorti della truffa e hanno arrestato Francesco Fiaschè, 20 anni, un pregiudicato che risiede a Melilli, in provincia di Siracusa. Il giovane ieri mattina, a bordo di una Volkswagen Golf, arrivato in via Gaetano Basile a Randazzo, senza farsi notare ha urtato con la mano lo specchietto di una Panda guidata da signore di 65 anni, che sopraggiungeva in senso opposto. Quindi, ha rincorso e fermato il veicolo e, dopo aver mostrato lo specchietto retrovisore della sua auto rotto, ha accusato il conducente della Fiat Panda di averlo quasi tamponato. L’uomo all’inizio ha mostrato una certa titubanza, ma poi, di fronte all’insistenza del giovane, che continuava a chiedergli 50 euro per riparare lo specchietto, si è convinto a consegnargliene 20, anche per evitare di attivare pratiche assicurative che sarebbero state più costose. Convinto di poter truffare altra gente, il giovane è rimasto in via Basile e ha continuato a simulare falsi incidenti, fino a quando non è stato notato da una pattuglia dei carabinieri della locale Stazione. Alla vista dei carabinieri, Fiaschè ha tentato di scappare, ma è stato bloccato e arrestato. Poi, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa di essere giudicato con rito direttissimo. Immaginando che ieri mattina il giovane siracusano abbia messo in atto alcune truffe in serie con il sistema dello specchietto, i carabinieri invitano le eventuali vittime a recarsi in caserma e sporgere regolare denuncia nei confronti del ventenne.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 29-06-2012