Entro la fine di ottobre, quindi fra qualche giorno, verranno consegnati i lavori per riasfaltare il tratto Randazzo-Bronte della Ss 284. Lo assicura una nota ufficiale dell’Anas che precisa come i lavori sono stati «aggiudicati in via definitiva e che sono attualmente in corso le procedure contrattuali che permetteranno entro il mese corrente di consegnare i lavori». Per i tanti pendolari che ogni mattina percorrono questa strada in auto, è una buona notizia. Questo tratto di strada statale è importantissima per la viabilità. In pratica, si tratta del tratto iniziale della statale che collega il versante nord dell’Etna con quello ovest del Vulcano e centri importanti come Randazzo, Adrano e Paternò. Nonostante la sua importanza, chi oggi la percorre si accorge non solo che il tracciato è pieno di curve e che le condizioni di sicurezza sono appena sufficienti, ma che l’asfalto è visibilmente sgretolato. Per questo motivo, l’Anas è dovuta intervenire più volte per ricoprire buche larghe ed in alcuni casi anche profonde che si mescolavano a quelle già riparate alla buona in passato, con asfalto di colore diverso. Nonostante l’impegno, alla fine la superfice stradale è rimasta comunque sconnessa. Il problema è anche che le buche si formano in continuazione, pioggia dopo pioggia, trasformandosi in vere e proprie “trappole” che compromettono la sicurezza del viaggio, mettendo a dura prova anche la resistenza degli autoveicoli. Oggi, finalmente, l’Anas sembra aver posto rimedio. Bisogna, però, intervenire presto. Più volte dai tecnici abbiamo sentito dire che non è possibile asfaltare le strade quando le condizioni meteo sono particolarmente rigide ed a Maletto non passeranno tante settimane prima che il gelo, soprattutto la notte, si impadronisca delle strade. Se per riasfaltare la Ss 284 l’iter sembra ormai alla fine, tutto tace sul fronte della progettazione della Ss 120 Randazzo-Fiumefreddo. L’Anas aveva assicurato che nella prima settimana di ottobre sarebbe stato mostrato agli organi di stampa il nuovo tracciato, ma ancora oggi, a fine mese, non abbiamo notizie.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 22-10-2013