La visita sarà fugace ed anche in un orario poco ideale, ma la soddisfazione della comunità religiosa di Randazzo e degli ex allievi salesiani è tantissima. Fra la tappe siciliane del tour mondiale dell’urna reliquiaria di Don Bosco, in occasione dei 150 anni della costituzione della comunità salesiana e la preparazione al bicentenario della nascita del Santo torinese, ci sarà anche quella di Randazzo. L’arrivo è previsto martedì 12 novembre alle 13,45, ma alle 15,15 l’urna dovrà lasciare la medievale cittadina. Sarà una visita breve, quindi, ma nonostante ciò la soddisfazione della città di Randazzo è tanta. Fino a ieri, infatti, nel programma originale non c’era traccia della tappa randazzese e questo ha provocato lo stupore dei tanti ex allievi e delle autorità locali che hanno protestato vibratamente. E’ stato proprio a Randazzo, infatti, che fu fondata la prima Casa salesiana della Sicilia nel lontano 1879 per preciso volere di don Bosco. Ed è stato anche grazie al Collegio randazzese, intitolato a San Basilio, che l’opera salesiana fu conosciuta in tutta l’Isola. Di conseguenza, fra tutte le tappe che il reliquario doveva compiere, certo non poteva mancare quella randazzese, anche perché la storia dei sacerdoti salesiani a Randazzo è ancora recente. Rimasero, infatti, fino al 2005, quando per la carenza di vocazioni sono stati costretti ad abbandonare la loro prima casa. «Ma l’oratorio – ci spiega il presidente della Pgs, Paolo Parlavecchio, – ha ripreso le sue attività con l’intensità e l’attenzione tipica dell’Opera salesiana. Da noi i ragazzi giocano, stanno insieme, fanno dopo scuola nel nome di don Bosco. Ritengo che Randazzo non sia stato previsto fin dall’inizio per un mero problema di comunicazione, ma adesso siamo pronti ad accogliere l’urna del Santo. Ringraziamo la famiglia salesiana, ma soprattutto padre Enzo Calà, tutto il clero locale e l’Amministrazione comunale, la cui intercessione nelle ultime ore è stata fondamentale». «L’ideale sarebbe stato dirlo prima – afferma don Marcello Mazzeo, sacerdote salesiano fra gli organizzatori del tour – ma siamo ugualmente riusciti a rivedere i nostri programmi a portare il reliquario di don Bosco a Randazzo». «Siamo felici che la comunità salesiana abbia accolto il nostro appello – conclude il sindaco Michele Mangione – e siamo orgogliosi di ricevere il reliquario di don Bosco. In tanti hanno contribuito ad evitare che il primo pezzo di storia salesiana fosse trascurata dal tour. Fra questi il mio vice sindaco, Gianluca Lanza, ma certamente anche il clero randazzese, gli ex allievi, il direttivo dell’Oratorio».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-11-2013