Ci siamo. Il Comune di Bronte è pronto a costruire la nuova bretella di collegamento per collegare l’inizio del nuovo tratto della Ss 284 e l’uscita nord dell’cittadina nel quartiere Borgonuovo, finanziata dal Cipe con 12 milioni e 300 mila euro. Si tratta di una vera tangenziale che permetterà ad auto e tir, che non devono fermarsi a Bronte, di non attraversare più il centro urbano. Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, insieme con il capo dell’ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo ed il progettista della nuova arteria stradale ing. Salvatore Grasso, hanno effettuato un sopralluogo nel punto dove si dovrebbe realizzare l’innesto con la vecchia statale. “Ritengo – afferma Firrarello – che nei primi 6 mesi del 2014 i lavori possano iniziare. Ricordo quando prima degli anni 70 la strada statale era la centralissima via Umberto, ed auto, autobus e camion attraversavano il cuore della cittadina. Poi si realizzò viale della Regione che tutti chiamammo circonvallazione. Il centro storico così fù salvato dallo smog e dai mezzi pesanti. Oggi anche la circonvallazione è ormai inglobata all’interno del centro abitato e risente dei problemi creati dal traffico. E l’unica soluzione per trasformare le nostre città in aree urbane sostenibili a livello ambientale è quello di creare una mobilità nuova e sostenibile che permetta ai quartieri di uscire dalla morsa di traffico e smog. Ne beneficeranno – conclude – la qualità della vita e la salute dei residenti”. La nuova arteria stradale permetterà anche ai tir di raggiungere direttamente l’area artigianale di Bronte e renderà la città più sicura dal punto di vista della Protezione civile. Durante il sopralluogo i tecnici hanno mostrato al sindaco il percorso che effettueranno gli automobilisti. Arrivati all’inizio della statale appena inaugurata, imboccheranno l’uscita verso Saragoddio e dopo 500 metri troveranno l’incrocio con la nuova tangenziale che li porterà nel viale Kennedy e nuovamente sulla Ss 284 senza attraversare l’abitato. Il progetto prevede una strada larga 9 metri e mezzo con un sottopassaggio nell’intersezione con la ferrovia Circumetnea, muretti in pietra lavica per attutire l’impatto ambientale e sottopassaggi per la fauna.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto