Procedure chiare per tutti i soggetti coinvolti nei Tso (Trattamenti sanitari obbligatori) che non sono soltanto i medici del Dipartimento di igiene mentale, ma sono anche i Comuni, ed i comandi della Polizia municipale soprattutto. Tutto per riportare al paziente al centro di un intervento difficile perché effettuato su persone con crisi psichiatriche, ma che deve ugualmente essere reso umano. Questo in sintesi la conferenza di servizio, svolta nella sala convegni dell’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, alla presenza dei responsabili dell’Asp, dei medici del Dipartimento di igiene mentale, dei sindaci e dei comandanti della Polizia municipale dei Comuni di Adrano, Biancavilla, Bronte, Maletto, Maniace, Randazzo e Santa Maria di Licodia. Durante l’incontro, il dr. Carmelo Florio, direttore del modulo DSM-CT7, ha spiegato il Piano Attuativo Locale (PAL), ovvero lo strumento che promuovere a livello locale delle reti operative di sicurezza durante i Tso, ed il protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 27 giugno dall’Asp Catania e dagli enti locali, per sperimentare le procedure tra gli operatori della sanità e degli enti locali, al fine anche di “umanizzare” i servizi sanitari durante i Tso. “L’umanizzazione dei servizi sanitari – ha spiegato il dott. Florio – è un processo che riguarda non solo la nostra azienda, ma la società intera. Parliamo, infatti, di un percorso culturale da attivare per orientare le istituzioni verso l’inclusività e il rispetto per la persona umana. Per il conseguimento degli obiettivi del Pal è necessaria la condivisione e l’impegno di tutti gli operatori”. Presenti all’incontro il dott. Domenico Barbagallo, direttore sanitario dell’Asp Catania, il dott. Salvo Calì, direttore del distretto ospedaliero Ct2 ed il dott. Giuseppe Fichera, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asp Catania che concludendo ha sottolineato come il protocollo voglia prima di tutto migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ed i sindaci hanno detto si alle nuove procedure: “In verità – ha sottolineato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – ritengo che i Comuni, ed il mio in particolare, non si siano mai tirati indietro nella collaborazione con il Dipartimento di Igiene mentale. Certo si può migliorare. Ben vengano quindi tutti gli interventi atti a fornire un servizio più efficiente, per i pazienti e per le loro famiglie cui spesso i disagi vengono trasferiti”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 19-11-2013