La medicina del territorio del Distretto sanitario di Bronte si arricchisce di un altro servizio. Nei locali dell’ex Inam, al 3 di viale Catania a Bronte, è stato attivato il Presidio Territoriale d’Assistenza (Pta). Definita la «porta unica d’ingresso» ai servizi sanitari, nel nuovo Pta gli utenti troveranno un contenitore centralizzato di servizi che si muove attorno al paziente e lo accompagna nel percorso di cura, soprattutto per le patologie croniche. Inoltre nella nuova struttura sono istituiti: il Punto Unico d’Accesso (Pua) per soggetti fragili; l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (Uvm) per le cure domiciliari; la guardia medica; il Punto di Primo Intervento (Ppi) e il Ppi pediatrico; gli ambulatori di gestione integrata per pazienti cardiopatici e diabetici. «Abbiamo attivato questo nuovo servizio – afferma Gaetano Sirna, commissario straordinario dell’Asp Catania – provvedendo al potenziamento della rete assistenziale provinciale e al miglioramento delle modalità di erogazione dei servizi. Un risultato che adegua la produzione di salute alle attese dei cittadini». «Con questo nuovo Pta – ha dichiarato Domenico Barbagallo, direttore sanitario dell’Asp Catania – la nostra azienda ha posto un ulteriore tassello nel programma di consolidamento e sviluppo dei servizi erogati». «È stato facile conseguire questo risultato nel nostro distretto – aggiunge Vito D’Urso, direttore del Distretto sanitario di Bronte – penso infatti che il Pta più che rappresentare un’entità fisica, indichi una concezione dell’assistenza sanitaria. In questo senso con il Pta si perfeziona a Bronte un’organizzazione sanitaria che da decenni ha i suoi punti di forza sia nella prossimità e nell’integrazione dei servizi, sia nella centralità e nella presa in carico integrata del paziente». «E’ doveroso – conclude D’Urso – segnalare che per i pazienti cardiopatici è fondamentale la collaborazione con gli specialisti cardiologi dell’Ospedale di Bronte». Fra gli sviluppi assistenziali correlati al Presidio Territoriale d’Assistenza anche il potenziamento di servizi specifici come la prevenzione, i consultori e la salute mentale.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 21-12-2013