Il Comune di Randazzo ha finalmente un bilancio. Il Consiglio lo ha votato a tarda notte quando l’opposizione aveva già abbandonato l’aula per protesta. Il Pdl quasi subito, gli altri prima della votazione con il consigliere Cettina Foti che ha chiesto con forza il perché degli aumenti dei costi dell’energia elettrica. Ovvio che le scelte di un bilancio fanno sempre discutere, scelte che il sindaco, Michele Mangione, difende, ritenendole necessarie per evitare il dissesto. «L’adozione del bilancio 2013 – ci dice – è stato caratterizzato dalla necessità di riequilibrare il conto economico che già nel momento del nostro insediamento presentava uno squilibrio di un milione e ottocentomila euro e che, senza i dovuti correttivi, avrebbe a fine esercizio determinato uno squilibrio di 2,2 milioni di euro. Una condizione drammatica che ci avrebbe portato al dissesto, con tutte le nefaste conseguenze». Come per tutti i Comuni, uno dei motivi della crisi economica sono i tagli dei trasferimenti: «Nel 2013 – continua Mangione – abbiamo registrato circa 600 mila euro di minori trasferimenti e 300 mila durante il 2012. A questi ultimi era stata data copertura con misure una tantum nell’esercizio precedente, mentre adesso bisognava rispondere con misure strutturali». Sugli eccessivi costi dell’energia Mangione afferma: «Per risparmiare abbiamo cambiato gestore, ma abbiamo dovuto sostenere i costi precedenti, a giugno il conferimento in discarica dei rifiuti è aumentato, senza considerare i 196 mila di debiti fuori bilancio. Per questo abbiamo adottato delle misure per contenere le spese, ma siamo stati costretti ugualmente ad aumentare alcuni tributi, anche se per alcuni servizi questi sono stati minimi». Non solo notizie negative: «Siamo riusciti – conclude il sindaco – a destinare fondi per lavori in strade, piazze e illuminazione pubblica, nel campo e nel cimitero».
Gaetano Guidotto