A leggere la missiva, i toni non sembrano caustici, ma alla fine le accuse non solo sono precise e dettagliate, ma lasciano pochi dubbi sulle responsabilità. Cettino Bellia, già presidente del Parco dell’Etna e sindaco di Castiglione di Sicilia, oggi presidente del Gal “Terre dell’Etna e dell’Alcantara”, punta il dito contro il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, socio di maggioranza, a cui è demandato preliminarmente la designazione dei vertici, del Consorzio che gestisce l’autostrada Catania – Messina. I motivi sono chiari: lo stato di degrado che regna nell’arteria di comunicazione “biglietto da visita” per la Sicilia turistica: “E’ triste e vergognoso – si legge nella lettera del presidente – attraversare un così bel tratto stradale (bello per i luoghi percorsi), lasciato al totale abbandono. La segnaletica è vecchia, sporca e poco leggibile, lo spartitraffico caratterizzato dalla crescita smodata delle piante e delle infestanti, le aree di sosta sono cumuli d’immondizia, le gallerie completamente al buio, per non parlare poi dei servizi igienici presenti nelle aree di rifornimento”. Bellia ammette anche che oggi è difficile amministrare a causa di scelte sbagliate del passato, ma per l’A18 sarebbe diverso perchè “gli utenti pagano un pedaggio immediato che genera un enorme flusso di denaro liquido nelle casse del consorzio. Ed i danni sarebbero notevoli, perchè il degrado dell’autostrada della costa ionica finirebbe per compromettere il benvenuto in Sicilia a turisti, rendendo vani gli sforzi degli imprenditori ed anche dello stesso Gal “Terre dell’Etna e dell’Alcantara”. “Il nostro Piano di sviluppo locale – afferma Bellia – ha finanziato quasi tutti i Comuni del nostro Gal ed anche 40 soggetti privati che operano nel settore turistico – ricettivo e agroalimentare. Constatando che la debolezza del nostro territorio è rappresentata dalla fruizione e dalla accessibilità delle zone rurali, abbiamo ideato, progettato grazie al contributo ed alla sensibilità dei funzionari del Srvizio IV dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, ed in particolare dall’assessore Daro Cartabellotta, il progetto “Viaggiare nella Ruralità”, che è stato approvato e finanziato. Con esso ci poniamo l’obiettivo di rendere fruibile l’immenso patrimonio ai flussi turistici, attraverso dei bus turistici che, offrendo un commento multilingua, percorrono tutto il territorio, effettuando fermate nei luoghi da visitare e permettendo al turista di aspettare la corsa successiva e continuare il toor. In pratica, è lo stesso trasporto turistico offerto nelle città dai city sighteeing. Ma – precisa Bellia – processi virtuosi come questo rischiano di essere vani se i servizi essenziali non funzionano e anzi producono effetti opposti”. Così Bellia conclude la sua lettera chiedendo al presidente Crocetta di vigilare.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 31-01-2014
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Negli anni sessanta emigravo in quel di Torino, per un futuro dignitoso, ma la mia Sicilia non l’ho mai dimenticata , ritornandovi ogni qual volta ne avessi la possibilità; ebbene la A18 l’ho praticamente vista nascere..e aimé lentamente morire. Un’autostrada per lunghi tratti da percorrere a bassa velocità per i continui cambi di corsia, gallerie pericolose specie di giorno nelle giornate assolate, asfalto rabberciato alla meno peggio, buche, ecc.. delle volte porto con me amici piemontesi, sperando nel miracolo di ritrovare un’autostrada degna di tale nome, ma devo puntualmente scusarmi per l’incuria che vedono…