Si è sbloccato l’iter burocratico dei lavori di rifacimento della pavimentazione della via Duca degli Abruzzi. L’Urega (Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici), dopo che la ditta che si era aggiudicata l’appalto non ha consegnato la documentazione richiesta, ha fatto scorrere la graduatoria, affidando i lavori all’impresa giunta seconda. A darne notizia è il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo: «La commissione ha preso la decisione di affidare al secondo in graduatoria la realizzazione dei lavori. Ad effettuar i lavori sarà un consorzio di 3 imprese, di cui una dell’Emilia Romagna e altre 2 siciliane. Questo consorzio ha effettuato un ribasso d’asta di 10 punti inferiore rispetto alla ditta che prima si era aggiudicata l’appalto e questo ci dà maggiori garanzie». Adesso bisognerà aspettare i tempi di pubblicazione e poi i lavori potranno essere affidati. «Sono certo – aggiunge il sindaco – che alla fine di agosto i lavori saranno consegnati. È una bella notizia. Restituire una pavimentazione in pietra lavica alla via Duca degli Abruzzi significa ridare lustro al nostro centro storico medievale. Ricordo che via Duca degli Abruzzi collega il quartiere di San Martino con la porta Aragonese, in un suggestivo viaggio nei quartieri più antichi e medievali di Randazzo, dove si trovano la basilica di Santa Maria e la chiesa di San Nicolò». A presentare il progetto alla Regione siciliana, che ha concesso un finanziamento di un milione e 687 mila euro, è stata la precedente Amministrazione comunale guidata dal prof. Salvatore Agati, mentre quella attuale, condividendone lo spirito, l’ha fatta propria. Il progetto prevede la sostituzione della pavimentazione esistente con conci lavici nella parte centrale e laterale della carreggiata, con due strisce parallele di basolato a formare le guide carrabili, proprio come si faceva un tempo per permettere il transito dei carretti. Verranno rifatti in stile pure i marciapiedi e dove mancano saranno aggiunti i caratteristici lampioni. Il progetto prevede anche di abbellire la via con le piante e di abbattere le barriere architettoniche.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 27-07-2012