Il comitato dei lavoratori forestali, rappresentato da Giuseppe Farina, torna a scrivere una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta. Questa volta però non per chiedere un appuntamento e spiegargli che lo stipendio dei lavoratori forestali non è poi così esoso come si dice, ma per comunicare che il comitato ha dichiarato lo stato di agitazione. «Egregio Presidente – si legge nella missiva – continuano, senza essere risolti, i problemi degli operai forestali che non percepiscono il salario dal mese di dicembre del 2013. Eppure – continua – le risorse sono state regolarmente stanziate e sono pienamente disponibili. Inutile ribadire – si continua a leggere – come questa situazione crei enormi disagi alle famiglie dei lavoratori, disagi accentuati ancor di più dalla crisi. Per questo adesso passeremo ai fatti. Dichiariamo lo stato di agitazione e conferiamo incarico a dei legali per tutelare i nostri diritti e chiedere alla Regione di pagare anche gli interessi legali sui ritardi degli stipendi». Il problema investe sia i lavoratori a tempo determinato che effettuano fino a 151 giornate lavorative ogni anno, sia i lavoratori forestali assunti a tempo indeterminato. Per questo la situazione sembra diventare sempre più incandescente: «Sì – spiega Farina – proprio incandescente. E non solo per la crisi finanziaria che, capiamo, sta attanagliando anche la Regione, ma per alcune scelte e atteggiamenti che sembrano a noi incomprensibili. I dipendenti della Regione siciliana il 7 febbraio scorso hanno percepito lo stipendio di gennaio. I forestali, compresi quelli a tempo indeterminato, ancora non hanno ricevuto quello di dicembre. Allora – ribadisce – è giusto chiedersi: non siamo dipendenti regionali anche noi? Non pagare gli stipendi agli operai significa mandare sul lastrico famiglie intere che hanno dei mutui da pagare. Siamo tutti alla disperazione, dobbiamo reagire». Infine, il comitato attende ancora di sapere quando Crocetta intende riceverli: «Abbiamo inviato la prima lettera – conclude Farina – con la richiesta di un incontro ormai circa un mese fa. La ricevuta di ritorno delle Poste è arrivata, l’atteso appuntamento no».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 14-02-2014