Diventano 31 i posti letto della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) dell’ex ospedale di Randazzo. Ad inaugurare i nuovi 15 posti letto sarà lunedi prossimo il commissario dell’Asp 3, Gaetano Sirna, alla presenza del sindaco Michele Mangione. La Rsa, ovvero l’ultimo servizio che garantisce posti letto ospedalieri a Randazzo, fornisce principalmente prestazioni di recupero riabilitativo ai pazienti cronici. In provincia ci sono 14 Rsa, ma solo 3 sono quelle pubbliche, ovvero a Randazzo, Ramacca e Grammichele. “Saluto con soddisfazione l’incremento dei posti letto – dice il sindaco Mangione – e ringrazio il direttore Sirna per la sensibilità, Dopo quasi 20 anni dalla costruzione della cosiddetta “ala nuova” dell’ospedale di Randazzo, si rende nuovamente vitale lo spazio più modernamente attrezzato del nostro storico nosocomio”. In verità Randazzo, oltre al potenziamento della Rsa, ha necessità del rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza. L’unica ambulanza medicalizzata in servizio al Pte ( Punto territoriale di emergenza) alcune volte è apparsa insufficiente a garantire soccorsi ed a Randazzo, non essendoci una pista di elicottero illuminata. Quindi, a conti fatti, non è possibile l’elisoccorso notturno. Un argomento di estrema attualità, sollevato anche dal sindaco che a tal proposito afferma: “In questi ultimi anni abbiamo pagato un prezzo troppo alto in termini di vite umane per la distanza che ci separa dai centri di rianimazione”. G.G:
LA SCHEDA
Se non fosse per la Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) e per il Pte (Punto territoriale di emergenza) con l’ambulanza del 118, l’ex ospedale di Randazzo sarebbe un semplice poliambulatorio. Dieci le specialistiche: cardiologia, dermatologia, diabetologia, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, punto prelievo e radiodiagnostica. In più c’è la guardia medica e il Punto primo intervento.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 01-03-2014