Il Comune di Bronte ha raggiunto un altro importante traguardo. Il Distretto “Taormina Etna” (cui il Comune di Bronte fa parte) rappresentata dal dott. Salvatore Spartà, ha aggiudicato i lavori di riqualificazione e valorizzazione del museo di scultura all’aperto” del Castello Nelson. Il Distretto, infatti, su esplicita richiesta del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha partecipato ad un bando con fondi europei per ottenere i finanziamenti necessari ad effettuare nell’intera ex Ducea diversi lavori. Fra questi i più importati sono certamente quelli della illuminazione dell’area esterna, con l’obiettivo di renderla fruibile ai turisti anche durante le ore serali. “Illuminare il Castello Nelson e le sculture in pietra lavica che ci sono nel parco, – ci dice il sindaco Firrarello – è sempre stato un nostro obiettivo. Permetterà ai visitatori di ammirarne la bellezza e la maestosità anche durante le ore serali”. Dall’elaborato tecnico si evince che con 456 mila euro più iva si dovrebbe realizzare una funzionale illuminazione artistica, che metta il risaldo e valorizzi le aree attorno l’imponente fabbricato. Tutto naturalmente rispettandone le caratteristiche storiche ed artistiche. “Visitare il Castello Nelson – ci spiega il sindaco – vuol dire immergersi in un’atmosfera incantata dove frammenti di memoria antica si intersecano, fino a far primeggiare un angolino di storia inglese unica in Sicilia. Pensate – continua il primo cittadino – che ogni giorno tanti visitatori vengono ad ammirare questa suggestiva testimonianza storica, che però non ha una efficiente illuminazione artistica. Una lacuna – conclude – che è arrivato il momento di colmare”. Il problema dell’illuminazione del Castello Nelson si discute da tempo. I brontesi ricordano ancora oggi come qualche anno fa, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, in occasione di una visita, abbia sottolineato il problema. “Abbiamo – continua Firrarello – intensione di illuminare anche il giardino oltre al parco dove sono collocate le sculture realizzate in pietra lavica ed eseguite sul posto nel 1990 da artisti provenienti da diverse parti del mondo, in occasione di un simposio d’arte contemporanea di richiamo internazionale. Tutto ciò – conclude ribadendo – nell’ottica di rendere le nostre opere d’arte maggiormente fruibili dai visitatori, per far si che Bronte diventi realmente un Comune turistico”.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto