L’Ufficio del Giudice di pace di Randazzo ora è ufficialmente salvo. Il capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del ministero di Giustizia, Luigi Birritteri, ha inviato una lettera al sindaco del Comune di Randazzo, Michele Mangione, e per conoscenza al presidente del Tribunale di Catania, comunicando che la richiesta presentata dal Comune è stata accolta positivamente. “Il mantenimento della sede dell’ufficio del giudice di pace, afferma il sindaco – ci riempie di soddisfazione: è assicurato a questo versante etneo un servizio di grande importanza per l’attività giudiziaria quotidiana che investe molti cittadini e professionisti del settore. Contro tutte le cassandre, il determinato lavoro di interlocuzione che ho avviato con il già sottosegretario al Ministero della Giustizia, on. Giuseppe Beretta ha fatto in modo che la sede del Giudice di pace rimanesse a Randazzo, e per questo lo ringrazio per il pronto interessamento verso le esigenze dell’intero territorio. Lavoriamo quotidianamente per il mantenimento e l’incremento di tutte le strutture eroganti servizi utili alla comunità. L’Ufficio del giudice di pace non sarà al servizio solo dei cittadini di Randazzo, ma anche di quelli di Castiglione di Sicilia. I due Comuni, infatti, si dividono i costi e garantiscono insieme le risorse necessarie per un servizio da tanti considerato importantissimo. A sopprimere diversi Uffici del giudice di pace, fra cui quello randazzese, è stato un decreto legislativo, pubblicato sul sito del ministero della Giustizia, incentrato sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie periferiche. I Comuni però potevano mantenerli, purchè decidevano di addossarsi tutte le spese, sia quelle gestionali sia per il personale amministrativo. I Comuni di Randazzo e Castiglione sono riusciti a recuperare i fondi ed il ministero ha salvato l’Ufficio, ormai unico avamposto di Giustizia a Randazzo. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 27-03-2014