Se non è incidente diplomatico, poco ci manca. Randazzo chiede alla Regione di accorpare al suo istituto superiore “Enrico Medi”, l’alberghiero di Maniace oggi sede distaccata di Giarre. Il Comune “Giardino dei Nebrodi” risponde con uno stizzito “no”. Tutto è cominciato con una mozione che i consiglieri comunali di Randazzo, Serena Russo, Antonino Grillo, Vincenzo Ceraulo, Carlo Priolo, Sara Anna Sindoni, Gianluca Anzalone, Antonino Guidotto, Stefania Salanitri, Alfio Pillera, Concetta Foti, Carmelo Scalisi, Alfio Ragaglia, Franco Minissale, Loredana Arrigo e Carmelo Rubbino hanno sottoscritto in Consiglio comunale, per essere inviata al presidente della Regione, all’assessorato regionale all’Istruzione, e all’Ufficio scolastico provinciale. Nella lettera si contesta la decisione di non aver accolto la proposta “della Conferenza provinciale di Catania che prevede l’aggregazione della sezione staccata dell’Istituto Alberghiero di Maniace all’Issr Enrico Medi di Randazzo”. Poi “si fa appello agli organi in indirizzo affinchè detta proposta venga accettata, in quanto più valida sia sotto il profilo economico, che educativo”. “Accorpare l’Alberghiero di Maniace a quello di Randazzo, invece che alla lontana Giarre, – spiega il presidente del Consiglio comunale Nino Grillo – mi sembra la soluzione più naturale. Randazzo e Maniace sono più vicine e l’Istituto Enrico Medi vanta una presidenza consolidata. Sarà anche utile per le famiglie che non devono più recarsi a Giarre”. L’idea però non piace per niente al sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio: “Sono assolutamente contrario a questa soluzione – ci risponde risentito il sindaco – Randazzo non può pensare di decidere per gli altri. Meglio sarebbe stato cercare il dialogo ed il confronto”. Poi aggiunge: “Conosco la pretesa. So bene che il Comune di Randazzo ha avanzato ufficialmente la richiesta, poi non accettata dalla Regione. Vi dico anche che se per caso fosse passata, noi avremmo proposto ricorso al Tar”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 02-04-2104