Comprensione e rispetto per la famiglia che in questo momento vive un momento drammatico. Questo il sentimento diffuso a Randazzo che, dispiaciuta, ha appreso la notizia che una donna di 50 anni, in preda ad un raptus, prima ha riversato sulla schiena del marito la pentola con l’acqua bollente e poi, quando questo era ancora chino sul pavimento, lo ha pugnalato alle spalle con un grosso coltello da cucina che fortunatamente non ha leso organi vitali. I protagonisti della vicenda a Randazzo sono conosciuti. Vivono nella medievale cittadina da 25 anni, distinguendosi sempre per l’impegno al lavoro e per i modi garbati. “Li conosciamo tutti come persone dedite al lavoro che svolgono con dedizione – dice il sindaco Michele Mangione – questa famiglia è apprezzata in questo centro che tanti anni fa li ha accolti e dove loro si sono integrati”. “Quanto accaduto dispiace, – continua il primo cittadino – ma va capito bene, al di là delle apparenze, cosa è realmente accaduto e che tipo di disagio si vive fra le mura domestiche”. Intanto l’uomo non corre per fortuna pericolo di vita. Il 53 enne è stato ricoverato nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania dove è stata prima curata la ferita superficiale alla scapola provocata dalla coltellata. Quindi è stato trasferito nel reparto specializzato per il trattamento delle lesioni causate dall’acqua bollente. Si tratta di ustioni di secondo e terzo grado, estese su circa il 15% del corpo e localizzate in particolare su collo, dorso e spalla sinistra.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 10-04-2014