Si vivacizza il dibattito all’interno della coalizione che sorregge il sindaco, Michele Mangione. Durante l’ultima seduta consiliare, in piena discussione sulla costituzione dell’Aro rifiuti, l’assessore Gianluca Lanza ed il capogruppo del Pd Gianluca Anzalone hanno vivacemente dibattuto l’argomento, al punto da far pensare alle opposizioni che era nata una frattura in maggioranza: “I consiglieri di maggioranza erano solo in 3 – afferma il consigliere dell’opposizione Cettina Foti – e il consigliere Anzalone ha proposto una mozione di indirizzo che noi avremo anche potuto condividere. Ma alla fine l’ha ritirata, accusando di assenteismo i colleghi della sua coalizione e di invisibilità l’Amministrazione. Lo comprendo perché siamo in pieno immobilismo e non è facile difendere questa Amministrazione”. “Discutendo dell’Aro – spiega il consigliere Anzalone – dopo aver ringraziato l’assessore per l’impegno, gli ho proposto di cercare ogni strada possibile per dare alla città un buon servizio, senza aumentare , se non addirittura diminuire, la tassa sui rifiuti. Per questo – continua – ho proposto di non assumere altri operatori ecologici dopo il pensionamento di quelli attuali e magari di utilizzare anche personale del Comune che già paga. Penso che il paese come si pulisce con 24 operatori, organizzandosi si possa pulire in 20. La risposta dell’assessore non è stata conciliante al dialogo, ed allora io dico: o tutti ci facciamo un bagno di umiltà, gli assessori si rendono conto che le proposte vanno condivise dai consiglieri, che meritano rispetto, oppure ognuno si esprimerà secondo coscienza. Il medico non mi ha prescritto che devo stare in maggioranza: Adoro la politica fatta con trasparenza, umiltà e democrazia, altri modi non mi interessano. Il mio – spiega – non è un discorso di rottura, ma un appello e confido nel sindaco che sono certo capisce le mie intenzioni”. Infine Anzalone conclude: “E’ normale che su 8 consiglieri di maggioranza, partecipino all’assemblea 3, massimo 4?”. L’assessore Lanza però difende le proprie posizioni: “Non ci sono fratture nella maggioranza come sostiene l’opposizione, semmai normale dibattito. Solo che, poiché il Comune per la raccolta dei rifiuti si avvale di una ditta esterna, giuridicamente non è possibile utilizzare personale del Comune. Poi il progetto è tarato sul lavoro di 24 operatori. Se uno va in pensione va sostituito, oppure il progetto salta. Non credo che nella maggioranza manchino trasparenza, umiltà e democrazia. Siamo sempre disposti al dialogo, per il grande rispetto che tutti abbiamo nei confronti del ruolo del consigliere comunale”. Intanto ieri il consigliere Giuseppe Gullotto (lista “Il paese che vogliamo”) si è dimesso: “Per fare politica ci vuole tanto tempo che non ho più”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 25-04-2014