Non mancano le repliche e le prese di posizione dopo la lettera che i 5 componenti del Comitato esecutivo del Parco dell’Etna hanno inviato al presidente Crocetta, denunciando immobilismo e impossibilità a svolgere il proprio mandato. I sindaci di 10 Comuni, su 20 che compongono il Parco dell’Etna, scendono adesso in campo scrivendo una lettera, con la quale dissentono da quanto sostenuto dal Comitato. “A firmare assieme a me la lettera – ci dice Nino Borzì, sindaco di Nicolosi – sono stati i primi cittadini Anthony Barbagallo di Pedara, Giovanni Barbagallo di Trecastagni, Salvatore Barbagiovanni di Maletto, Carlo Caputo di Belpasso, Mario Castro di Ragalna, Francesco Leonardi di Viagrande, Salvatore Mastroianni di Santa Maria di Licodia, Giuseppe Nicotra di Sant’Alfio e Ignazio Puglisi di Piedimonte Etneo. Noi – conclude Borzì – abbiamo contattato anche gli altri 10 sindaci del Parco per la firma, ma non abbiamo avuto risposta”. “Gli scriventi – si legge – ritengono di esprimere il più totale dissenso su alcuni contenuti ed in particolare sull’idea di “pesante immobilismo” dell’ente. Un’idea che, oltre a mortificare pesantemente l’impegno dei dipendenti del Parco, costretti ad operare in condizioni estremamente difficili per la “scarsità di risorse assegnate”, distorce una realtà ben differente da quella descritta dai componenti del Comitato esecutivo. Il Parco – continua – ha regalato “a costo zero” alla comunità etnea l’inserimento dell’Etna tra i siti Unesco, è riuscito a recuperare e a rendere fruttuosi finanziamenti comunitari per oltre 5 milioni e mezzo di euro, da utilizzare per il recupero e la restituzione alla collettività di alcuni punti base e strutture fondamentali per una migliore valorizzazione e fruizione dell’area protetta e dislocati sui vari versanti del vulcano. I fatti – continuano – parlano di un Parco vivo, in costante e sempre più ampio ascolto del territorio attraverso l’istituzione dei Forum dell’ambiente e di quello dell’agricoltura, pienamente collegato con la società che lo circonda come si evince dalle tante conferenze e incontri organizzati sui più svariati argomenti”. I sindaci firmatari della missiva affrontano anche il problema delle contrapposizioni interne: “Quanto alle “laceranti contrapposizioni” denunciate – scrivono – crediamo che debbano presto diventare oggetto di un serio e costruttivo confronto con il Consiglio che chiederemo al presidente di convocare”. Insomma il Parco sembra diviso in due con la metà dei sindaci schierati contro il Comitato esecutivo dell’Ente. La posizione degli altri 10 primi cittadini forse si vedrà in Consiglio. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-04-2014
DE LUCA CONTRO FEDERPARCHI “ANTOCI NON SA DI CHE PARLA”
Non ha tardato ad arrivare la replica di Pippo De Luca, componente del Comitato esecutivo del Parco dell’Etna a Giuseppe Antoci, presidente di Federparchi Sicilia. De Luca, assieme agli altri componenti del Comitato ha scritto una lettera al Presidente della Regione, denunciando l’immobilismo del Parco e l’impossibilità a svolgere il proprio compito. Antoci in risposta, ha invitato il Comitato a dimettersi. “Antoci, forse, ha letto male la lettera – scrive De Luca – Nessuna polemica con il personale del Parco che ha sempre meritato di essere elogiato: per esempio è stato prezioso durante la gestione del commissario Ettore Foti, quando l’Etna è diventato patrimonio dell’Unesco. “Sull’invito alle dimissioni al Comitato – continua De Luca – ritengo che il presidente di Federparchi sia il meno adatto ad elargire giudizi. Mai abbiamo avuto il piacere di sentire la sua voce a difesa dei parchi, ed ancor meno sulla drastica riduzione dei trasferimenti regionali. Ritengo che sconosca la realtà dell’Ente Parco dell’Etna e nell’esprimersi abbia assunto informazioni solo da una parte. Voglio ricordare che i componenti del Comitato esecutivo sono figli del territorio. Io per esempio sono stato sindaco di un Comune del Parco e vicepresidente dell’Ente per 10 anni. Di conseguenza conosciamo il territorio benissimo, sicuramente meglio dei commissari nominati che si sono succeduti nei vari parchi dell’isola”. Poi De Luca conclude: “Lo invito ad un dibattito pubblico. Gli servirà a conoscere veramente le criticità sulla gestione dei parchi”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-04-2014