«Il Prg fermo da 4 anni, il progetto della fognatura addirittura da 12. Presidente: di burocrazia si può morire». È la sintesi, con tanto di considerazione finale, di una lettera che il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, ha scritto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, denunciando nei fatti quanto sia stata dannosa la burocrazia regionale per la sua comunità. «Il Prg – si legge nella nota – è stato adottato dal Comune ormai da oltre 4 anni, ma è rimasto fermo all’assessorato al Territorio per varie vicissitudini come la redazione della Via (Valutazione di incidenza ambientale) e la Vas (Valutazione ambientale strategica). Ora – continua il sindaco – dopo che l’Amministrazione si è dovuta far carico di una spesa (per noi molto onerosa) per effettuare gli studi, non si capisce perché a distanza di oltre due anni non si riescono ad avere i pareri da parte dello specifico settore dell’assessorato». Pinzone, nella missiva, sottolinea come la mancata approvazione del Prg per la comunità maniacese si traduca in mancata crescita, occupazione e sviluppo, per poi sottoporre a Crocetta un secondo problema, se vogliamo, ancora più paradossale. «La seconda questione – scrive – riguarda la rete fognaria di contrada Sant’Andrea. L’Amministrazione ne chiede invano la realizzazione da più di 12 anni. Eppure il progetto è stato inserito in un programma di finanziamento regionale per un importo di un milione e 100 mila euro. Dal funzionario anche quest’anno abbiamo ottenuto la risposta di quello scorso: manca una comunicazione dell’assessorato all’Economia e Bilancio. Si percepisce – contesta il primo cittadino – ed è “sentire comune”, che, mentre Governo ed Assemblea litigano, fra la gente si diffonde una totale incertezza e la distanza fra i cittadini ed il Governo diventa abissale. Ci sentiamo nelle mani dei burocrati cui, sembra, spettino le decisioni ultime. Per questo – conclude Pinzone nella sua lettera – presidente le chiediamo di mettere fine a questi ritardi, ponendo in essere gli interventi che ritiene necessari a risolvere queste questioni».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 09-05-2014