Convalidato l’arresto di Salvatore Portaro, pensionato 70 enne di Bronte, che martedì intorno la mezzanotte ha ucciso con una pugnalata al cuore Vincenzo Spuches, operatore ecologico di 32 anni sempre di Bronte. Dopo l’interrogatorio di garanzia i giudici hanno deciso di confermare l’arresto effettuato dai carabinieri della Compagnia di Randazzo la stessa sera dell’omicidio. Oggi però a distanza di alcuni giorni dalla tragedia sono gli avvocati di entrambe le parti a parlare. In qualità di difensore dei familiari di Vincenzo Spuches, l’avvocato di Bronte, Nunzio Calanna, in una nota smentisce quanto detto dagli investigatori: “Su richiesta dei miei assistiti preciso – scrive il legale – che la ricostruzione delle motivazioni sulla presunta lite, nonchè dei fatti che hanno portato alla morte di Spuches Vincenzo, è ancora in via di accertamento. Inoltre Spuches nel 2009 non è sfuggito ad agguato alcuno in quanto lo stesso nell’occasione, quale operatore ecologico, viaggiava a bordo di un mezzo dell’impresa di pulizia insieme con un collega, esclusivo destinatario dell’agguato. Spuches Vincenzo, peraltro, non era soggetto coinvolto in alcuna organizzazione criminosa”. Precisazioni ha fatto anche l’avvocato Mario Schilirò, difensore di Salvatore Portaro. Secondo gli investigatori la rissa sarebbe scoppiata a causa di una contravvenzione comminata a Portaro dopo che questo avrebbe venduto l’auto a Spuches senza registrare il passaggio di proprietà: “Il mio assistito – afferma Schilirò – non conferma. Sostiene che non ci sia stata alcuna vendita. Vero è che quando è stata elevata la contravvenzione alla guida dell’auto c’era Spuches, ma solo perché quest’ultimo in qualche modo aveva costretto il figlio di Portaro a fargli fare un giro”. Poi Schilirò ci racconta il resoconto dell’interrogatorio del suo assistito: “Al giudice – spiega – il mio assistito ha raccontato i fatti, che evidenziano come si sia trattato di legittime difesa sua e del figlio. Lo dimostra anche che Portaro è stato ferito al braccio da un’ arma appuntita”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 31-05-2014