L’Assessorato regionale all’Infrastrutture ha autorizzato il Comune di Bronte ad avviare la gara d’appalto per il recupero ed il completamento dei 60 alloggi popolari dell’Iacp siti in contrada Sciara Sant’Antonio. Il progetto prevede lavori per circa 8 milioni di euro, di cui 6 milioni e 317 mila euro finanziati dalla Regione, un milione 125 mila euro dall’Iacp e circa 900 mila euro dal Comune. Con questi fondi non solo verrà completata la struttura in cemento armato realizzata negli anni 90, ma l’intera area sarà dotata di servizi ed infrastrutture anche viarie, trasformando la zona in una moderna area residenziale. Una notizia più che buona sia per le tante famiglie di Bronte che aspettano una casa dignitosa, sia per l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Pino Firrarello, che però, oltre a mostrare soddisfazione per il risultato finale, punta il dito contro la burocrazia regionale. “Un iter lungo e tormentato. – afferma il sindaco – Non ricordo più neanche quante volte per questo finanziamento mi sono recato in Assessorato. Non è possibile che debbano passare 5 anni dalla presentazione del progetto fino all’autorizzazione alla gara. Non è da Paese normale. Pensate – continua – che noi abbiamo presentato istanza nel 2009 e le graduatorie sono state approvate nel marzo del 2010. Poi è stato sottoscritto un protocollo d’intesa fra il Ministero dell’Infrastrutture e la Regione siciliana che nel 2011 di accordo con Roma ha pensato bene di stipularne un’altro. Successivamente è stato chiesto al Comune la redazione del progetto definitivo che però, superando i 5 milioni di euro di costo, doveva essere approvato dal Genio civile. Nell’aprile 2013 il progetto è stato definitivamente approvato e velocemente spedito a Palermo, ma da allora, a causa della definizione dei cofinanziamenti e dell’applicazione dei canoni agli utenti, si è proceduto a colpi di conferenze di servizio e firma di protocolli che hanno coinvolto non solo l’Iacp di Catania, ma anche quello di Acireale. Un groviglio burocratico senza fine che solo con forza e caparbietà e stata districato. Questo sistema – conclude Firrarello – va, al più presto, cambiato”. Adesso il sindaco spera che gli intoppi finiscano per dare alle famiglie una casa e continuare l’opera di riqualificazione della contrada Sciara Sant’Antonio dove si stanno completando la nuova caserma dei carabinieri ed altre infrastrutture a servizio della collettività.
Fonte “La Sicilia” del 08-06-2014