Eccolo il rapinatore che, il 26 settembre 2013, arraffò circa 5.000 euro dal centralissimo Banco popolare di Ragusa di Bronte, nei pressi di piazza Spedalieri. Si tratta di Salvatore Cavallaro, 21 anni, di Camporotondo Etneo, già rinchiuso nel carcere di Ragusa perché ritenuto responsabile di altre rapine in diverse città siciliane. Ad inchiodarlo le immagini delle telecamere di videosorveglianza della Banca e, soprattutto, le impronte digitali che il giovane ha lasciato incautamente ovunque. Il giorno della rapina, infatti, intorno le 15, Cavallaro entrò in banca a volto scoperto e, dopo aver bruscamente spintonato una signora, con un salto ha scavalcato la postazione della cassiera alla quale, incredula, ha mostrato un taglierino e, con accento siciliano, le ha ordinato di aprire i cassetti con i soldi e di farsi da parte. La cassiera ovviamente non ha potuto fare altro che obbedire, ed il rapinatore dopo aver preso il danaro, si è fatto aprire la porta di uscita ed è fuggito senza lasciare tracce. Scattato l’allarme sono arrivati i carabinieri della Stazione di Bronte e del Radiomobile, coordinati dal luogotenente Carlo Guarnaccia. La Banca era dotata da un sistema di videosorveglianza, che ha ripreso la rapina. Filmato che i carabinieri hanno visionato a fondo, fino ad ottenere un’immagine abbastanza nitida del rapinatore, ingrandita ed elaborata pure dai colleghi del Ris di Messina, che alla fine hanno confermato l’identità dell’uomo. Pertanto, il Gip del Tribunale di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane, che aggiunge un altro anello alla sua personale catena di rapine scoperte.
G.G. Fonte “La Sicilia” del 12-07-2014