«I lavoratori socio assistenziali dell’Asp 3 di Catania, che lavorano per ditte private avranno contratti da terzo mondo». Lo denuncia la Confael, Confederazione autonoma europea dei lavoratori, che minaccia barricate ed il ricorso alla magistratura nel caso in cui quanto paventato dovesse verificarsi. A sentire i sindacalisti, in tutta l’Asp ci sarebbero circa 300 lavoratori, impegnati nelle strutture ospedaliere, i quali, assunti da società private che, di volta in volta si aggiudicano l’appalto, sono di ausilio a medici, infermieri e pazienti. «Ed in occasione di un cambio di appalto – affermano il segretario provinciale, Marzia Luca, e il segretario generale della Confael Sicilia, Maurizio Grosso – la nuova ditta ridurrà le ore di lavoro dal 35 al 40%. Di conseguenza, coloro i quali in precedenza svolgevano 40 ore settimanali, adesso ne faranno appena 24». Inoltre, secondo le dichiarazioni rilasciate dai sindacalisti, nel verbale sottoscritto dinanzi alla Direzione territoriale del lavoro «non vi è traccia degli scatti di anzianità e dei diritti acquisiti dai lavoratori». Per questo minacciano battaglia: «Invitiamo i lavoratori a non sottoscrivere il contratto e se lo hanno già fatto di impugnarlo. Noi abbiamo già chiesto un incontro con il Commissario dell’Asp 3 di Catania, e segnalato il problema al Prefetto di Catania. Inoltre, abbiamo diffidato la ditta privata a rivedere i contenuti del contratto di lavoro, garantendo, quantomeno, gli stessi livelli di civiltà delle ditte uscenti». I sindacalisti della Confael attendono una risposta. Non dovesse arrivare sono pronti a scendere in piazza.
G. G. Fonte “La Sicilia” del 18-07-2014