Era il 18 dicembre del 2006 quando l’Asp 3 di Catania, che al tempo si chiamava ancora Asl, consegnò l’appalto dei lavori di ristrutturazione dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte. Il 2 anni la ditta che si era aggiudicata l’appalto doveva realizzare nuovi plessi, migliorare la qualità dell’ospitalità ai degenti e aumentare il numero dei posti letto che, al tempo, da 100 dovevano diventare 120. Siamo nel 2012 e il “Castiglione Prestianni” di Bronte è ancora un cantiere che, ovviamente, visti i lunghi tempi, non sarà frenetico, ma ugualmente in grado di condizionare in qualche modo l’attività ospedaliera. In questi anni più volte, soprattutto il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che aveva ottenuto il finanziamento di 7 milioni di euro per la ristrutturazione, ha organizzato incontri con la ditta e con l’Asp, nel tentativo di risolvere i tanti problemi che negli anni si sono accavallati, ottenendo la firma di nuovi cronoprogrammi e piani di lavoro che, puntualmente, sono stati disattesi. Non c’è convegno, dibattito o seduta consiliare sui servizi ospedalieri del territorio che non veda puntare il dito contro la durata dei lavori, che sembrano non finire mai. Oggi, però, il commissario dell’Asp, Gaetano Sirna, fissa una data e, spiegando anche i motivi dei ritardi, conferma che i lavori finiranno entro l’anno. “Nel presidio ospedaliero “Castiglione Prestianni” di Bronte sono attualmente in corso una serie di operazioni finalizzate alla ristrutturazione e messa a norma dell’edificio – spiega Sirna – Lavori che stanno regolarmente procedendo, seppur con alcune criticità legate a due fattori: il primo relativo al fatto che la ditta appaltatrice è in amministrazione giudiziaria – con i conseguenti rallentamenti burocratici che ne derivano (per poter effettuare un acquisto di macchine e materiali la ditta deve essere preventivamente autorizzata dal magistrato) – il secondo, invece, riguarda l’insistenza delle opere all’interno di una struttura operante, dove ci sono reparti funzionanti che proseguono regolarmente il proprio lavoro e che ci consentono d’intervenire sui singoli ambienti. I lavori – annuncia – dovrebbero comunque concludersi entro il 2012. Stiamo – conclude – cercando di accelerare, ove possibile, compatibilmente con l’attività sanitaria in corso, per ultimare l’ammodernamento di buona parte della struttura che copre un vasto comprensorio che da Randazzo arriva fino a Cesarò, assorbendo anche le esigenze di Comuni del Messinese come Santa Domenica Vittoria e San Teodoro. Per i brontesi e non solo una gran bella notizia. Prima dell’inizio dei lavori, l’ospedale di Bronte era considerato piccolo, ma funzionale con eccellenze in tutti i reparti. Oggi, invece, si teme per la permanenza di alcune divisioni e anche del Punto nascite.
IL PROGETTO
Il progetto di ristrutturazione prevedeva la realizzazione di nuovi edifici da adibire a reparti e il rinnovo di quelli esistenti. Diviso in 5 plessi, dovevav ospitare la “Diagnostica per immagine”, i nuovi reparti di Medicina e di Chirurgia. Nuovi spazi per il Laboratorio d’analisi, l’Urologia, la Pediatria, l’Ortopedia (con una nuova sala gessi) e per l’Ostetricia e la Ginecologia. Inoltre era prevista la riorganizzazione dei percorsi interni della struttura e la realizzazione di nuovi ascensori e servizi all’avanguardia per la Pediatria e la Neonatologia. La gente si chiede se alla fine dei lavori tutti i servizi saranno attivati.
Fonte “La Sicilia” del 27-01-2012