Grazie alla legge regionale n. 14 del 2000 sulle royalties, firmata dall’ex assessore regionale all’Industria, Giuseppe Castiglione, Bronte quest’anno ha ottenuto ben 2 milioni e 877 mila euro. Quasi il doppio rispetto allo scorso anno. Complessivamente dal 2001, anno dell’entrata in vigore della legge, il Comune ha ricevuto ben 19 milioni e mezzo. Somme erogate a titolo di risarcimento per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nel territorio che il comune di Bronte ha sempre utilizzato, fina dalla prima erogazione, privilegiando gli stessi obiettivi, lo sviluppo economico e gli interventi di miglioramento ambientale. Diverse le voci di spesa negli anni. Le più ricorrenti sono gli investimenti sulla valorizzazione delle risorse agricole e la tutela del territorio attraverso la conservazione e lo smaltimento delle acque. A Bronte, infatti, una delle fonti economiche legate all’ambiente è certamente il pistacchio. E la “sagra del pistacchio” negli anni ha certamente favorito lo sviluppo dell’oro verde che ha valicato i confini europei, facendo crescere il mercato e i presupposti per la creazione di imprese nel settore della conservazione e trasformazione con conseguenti nuovi posti di lavoro. La rete idrica e fognaria, inoltre, che grazie alle royalties ha potuto ottenere risorse, è considerata un elemento importante per la tutela del territorio e la salvaguardia dell’ambiente. Non a caso Bronte è uno dei pochi comuni ad avere il depuratore delle acque reflue fra i più funzionanti della provincia. Per il comune di Bronte le Royalties provenienti dalla concessione dei giacimenti metaniferi nel territorio di contrada San Nicola, Cantera e Roccacavallo sono importantissimi, ma è vero anche che, grazie allo sfruttamento del suo territorio, Bronte contribuisce oggi con circa 500 mila metri cubi di produzione al giorno di gas estratto ( fino a qualche tempo fa erano molti di più) a soddisfare il fabbisogno nazionale. Non a caso l’Eni ha costruito in contrada Piana un grande impianto di degasolinaggio ed un metanodotto che porta il gas in direzione di Catania – Priolo
L.S. Fonte “La Sicilia” del 05-08-2014