Vanta beni ambientali di assoluto valore, si trova fra 3 parchi, ma non riesce a risolvere il problema delle microdiscariche dei rifiuti che spesso deturpano ed inquinano il territorio e l’ambiente. E’ l’altra faccia della medaglia della storica Randazzo, fra le più belle porte dell’Etna e dei Nebrodi, spesso deturpate da coloro che scaricano abusivamente i rifiuti nei posti più impensati. L’ultima segnalazione è di Emilio Ingrassia, abitante in via Caporale Castiglione, appena fuori il centro abitato. Nonostante la strada costeggi dall’alto l’Alcantara in pieno parco fluviale, è sempre piena di rifiuti inquinanti. A nulla sono servite le segnalazioni al Comune: la strada è sempre sporca. “Uscendo – ci dice Ingrassia – trovo dagli ombrelli, ai frigoriferi, dalle lavatrici alle gomme d’auto. Qualche volta pure animali morti, pezzi di mobili e divani”. Insomma una vera discarica che si mescola alla vegetazione incolta, habitat ideale per insetti, roditori e cani. “Conosco il problema – ci dice l’assessore all’Ecologia e ambiente Gianluca Lanza – I rifiuti sulla strada tempo fa li abbiamo tolti, ma per ripulire la scarpata ci vogliono attrezzature speciali e lavori costosi. Verificheremo se l’area è privata, ma se dovesse essere pubblica la prossima settimana la ripuliremo”. Ma impedire che venga nuovamente inondata di rifiuti è difficile: “Siamo impotenti di fronte all’incremento di inciviltà della gente – continua l’assessore – Nonostante il prelievo porta a porta dei rifiuti un servizio gratuito di ritiro degli ingombranti, alcuni preferiscono scaricare abusivamente, deturpando l’ambiente. Ci sono delle zone, e questa è una di quelle, dove il fenomeno è patologico. La Polizia municipale effettua appostamenti, ma, dopo le prime contravvenzioni, chi sporca si fa furbo e nessuno si è fatto più beccare”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-09-2014