Alzi la mano chi non ha sentito la voce che, alla fine, la raccolta differenziata viene comunque mischiata. Certo, affermazioni senza prove, ma quando a Randazzo un cittadino di tutto rispetto ha postato su Facebook la sua esperienza, che al centro comunale di raccolta è stato invitato a depositare diverse tipologie di rifiuti nello stesso contenitore, qualcuno ha cominciato a crederci. Abbiamo chiesto chiarimenti all’ufficio stampa, che ci ha messo una settimana a rispondere, ma alla fine è stato categorico: «La voce che serpeggia è del tutto infondata». «Quando anch’io ho appreso il fatto da Facebook – ha detto l’assessore all’Ecologia, Gianluca Lanza – mi sono precipitato all’isola ecologica ed ho preteso che il cassonetto venisse svuotato. Quanto scritto sul social network era vero, ma l’operatore si è scusato, affermando che non aveva capito che si trattava di tipologie di rifiuti diversi. Un malinteso, insomma, che non può compromettere la qualità dell’intero servizio che differenzia realmente i rifiuti, come dimostrano i formulari». Per rafforzare quanto sostiene, il Comune consegna dei dati: «Il cartone viene consegnato alla cartiera di Calatabiano, che paga 94 euro a tonnellata; la plastica alla Corepla Domus di Catania garantisce un contributo di circa 230 euro a tonnellata; la carta alla Comieco di Catania, che paga in base alle quotazioni di mercato. Complessivamente il Comune di Randazzo, dall’inizio dell’anno sino ad oggi ha incassato circa 50mila euro». E se gli introiti aumentano, gli utenti potranno risparmiare sulla tassa.
Gaetano Guidotto