Lettera aperta a Vittorio Sgarbi. (riflessioni di un Sindaco siciliano)
Apprendo con rammarico la notizia delle dimissioni di Vittorio Sgarbi, da Sindaco di Salemi. Io non so come e perché a Sgarbi sia capitato di candidarsi ed essere eletto Sindaco di un Comune della provincia di Trapani, ma posso pensare che il personaggio, quale indubbiamente egli è, sia stato solleticato dall’idea di cimentarsi in un’impresa complessa; forse per misurare la propria forza interiore, per coltivare la passione di realizzare un modello amministrativo nuovo in una terra difficile. È questa la lettura che io ho dato alle sue tante iniziative, che spesso sono state delle provocazioni per affermare un concetto: “possiamo e dobbiamo cambiare”. Probabilmente il limite di quest’impostazione è stato quello di non valutare appieno le difficoltà dell’operare in una terra dove è difficile riuscire a non calpestare le mine sparse sul territorio. Condivido l’odierna scelta di Sgarbi, perché il coraggio non deve essere confuso con l’incoscienza. Immagino e conosco le difficoltà che egli ogni giorno avrà incontrato nel suo percorso di Sindaco di un medio comune siciliano: impossibilità di spesa, personale in eccesso di cui non ci si può liberare, professionalità necessarie che non si possono assumere, vincoli urbanistici imposti per imbalsamare il territorio, finanziamenti mai arrivati per la tutela dell’incolumità dei cittadini, finanziamenti che per essere appaltati necessitano di anni di burocrazia, etc. etc. etc. Quanto basta per disgustare anche i più determinati, che si ritrovano ad affrontare ogni problematica da soli, senza mai riuscire a venirne a capo. Forse Sgarbi non aveva messo in conto tutto questo, forse si era illuso che la sua volontà di fare, di vincere una scommessa, di realizzare una vittoria personale, di poter essere sprone per altri, di metterci tutta la sua energia, gli avrebbero consentito di realizzare un sogno. Il suo sogno si è infranto contro una realtà più grande di lui. Si è perduto in un mondo vischioso, melmoso, dove ognuno ritiene di essere unico, indispensabile. Forse Sgarbi si illudeva di attuare una rivoluzione culturale a 360 gradi, cosa di cui ci sarebbe immenso bisogno. Ma purtroppo non ha fatto i conti con le incrostazioni profonde, “rugginose”, che permeano la società siciliana, di cui tutti possiamo essere responsabili, direttamente o no, e credere di potersi tirare fuori, per chiunque abbia svolto ruoli pubblici in questa difficilissima quanto bellissima Sicilia, è un tentativo vano. Mi dispiace che tu abbia fallito, Vittorio, ma mi rendo conto che non potevi vincere, pertanto non considerarti perdente perché hai fatto del tuo meglio. Sappi che se un giorno il tuo sogno svanito dovesse diventare realtà, quel giorno questa terra di Sicilia sarebbe la più bella che esiste al mondo. I giovani forse realizzeranno il sogno, noi abbiamo il dovere di incoraggiarli. Pino Firrarello
PLAUSO DI FIRRARELLO AI CARABINIERI PER L’ARRESTO DEI LADRI DI RAME Plausi e ringraziamenti ai carabinieri delle Compagnie di Randazzo ed Enna, rispettivamente guidate dai capitani Donato Pontassuglia e Luca Ciabocco, sono giunti dal senatore Pino Firrarello, sindaco di Bronte, per gli arresti dei ladri di rame: «Esprimo un sentito ringraziamento ai carabinieri delle due Compagnie – ha affermato Firrarello – per la brillante operazione che ha permesso di assicurare alla Giustizia una banda dedita al furto di rame. L’operazione è la dimostrazione dell’attento controllo che i militari dell’Arma, con abnegazione e spirito di sacrificio, effettuano nel territorio soprattutto durante le ore notturne». Fonte “La Sicilia” del 08-02-2012
LA COMMISSIONE BILANCIO AL LAVORO PER REALIZZARE IL NUOVO SCHEMA
La Commissione bilancio del Comune di Bronte, presieduta da Giancarlo Luca e composta dai consiglieri Daniele Scalisi, Massimo Castiglione, Andrea Sgró e Nunzio Spanó è al lavoro per riscrivere il bilancio dell’Ente secondo i principi federalistici previsti dall’ “armonizzazione”. Il Comune di Bronte, infatti, è stato selezionato tra i 50 Comuni di tutta Italia, che da qui al 2014 proveranno a sperimentare i nuovi schemi di bilancio previsti dalle norme di attuazione del federalismo fiscale, per consentire una visione armonica, omogenea e confrontabile su tutto il territorio tra Regioni, Province e Comuni. In pratica i bilanci pubblici diventeranno sempre di più simili a quelli delle aziende private e saranno ancorati a principi di natura economico finanziaria e patrimoniale. “Viste le novità introdotte – afferma il consigliere Scalisi – è necessario riorganizzare i flussi informativi fra gli uffici, in quanto i principi contabili introdurranno elementi nuovi di gestione. L’obbiettivo della commissione in questa prima fase – conclude – è quello di verificare i cambiamenti previsti e gli effetti che si produrranno sulla collettività”. Il nuovo schema di bilancio dovrebbe entrare ufficialmente in vigore nel 2013.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto