Chi percorre la Ss 284 da Maletto a Randazzo, affrontando una curva al chilometro 3,5, è bene che rallenti e proceda con prudenza. Tanti, anzi troppi gli incidenti che si sono verificati in questo tratto della statale, dove l’asfalto non si rinnova da tempo. Fra gli incidenti uno è stato anche mortale. Era il 7 dicembre del 2008 quando la giovane Jessica D’Amico di Randazzo, all’età di 18 anni ha perso la vita. Si trovava a bordo di una Fiat Punto finita inspiegabilmente fuori strada. Ed esattamente nello stesso punto della strada, e quasi nelle stesse condizioni meteo con l’asfalto bagnato dalla pioggia, sabato scorso una donna di 35 anni di Santa Domenica Vittoria, dirigendosi sempre verso Randazzo, per cause poco chiare ha perso il controllo della sua Fiat Panda ed è andata a sbattere proprio contro il monumento eretto dalla famiglia in memoria della giovane Jessica. Alcuni familiari della donna ci hanno raccontato che il tachimetro dell’auto si è bloccato segnando la velocità di 60 chilometri l’ora. Se è così, l’eccessiva velocità non può essere la causa. In mezzo a questi due incidenti altri episodi e fra questi quello capitato a Salvatore Luca di Bronte nel febbraio del 2013. “Ero a bordo della mia Ford Fiesta – racconta – quando, all’improvviso, l’auto inspiegabilmente ha perso aderenza finendo su una pietra, che ha provocato il ribaltamento. Di certo l’asfalto con le prime piogge sembra diventare molto viscido”. Quel che risulta chiaro, è che il tratto Maletto – Randazzo della Ss 284 non si asfalta da molto tempo. Il manto stradale si sgretola in continuazione, costringendo l’Anas a continui rattoppi. Ma in tanti si domandano se con la pioggia questo asfalto così logoro sia anche sicuro.
Gaeatano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-10-2014