Chi ha agito conosceva non soltanto le abitudini delle suore, ma sapeva perfettamente come muoversi all’interno dell’istituto, anche in aree accessibili soltanto al personale delle pulizie. E’ stato un furto mirato, quello subito all’ora di cena dalle “Figlie di Maria Ausiliatrice” di Biancavilla, che si sono viste portare via 6 mila euro. Una somma che la direttrice teneva in un vano cassaforte e che era il provento delle rette scolastiche e delle offerte raccolte per le famiglie bisognose. L’ingresso principale dell’istituto salesiano è in via Mongibello, ma i ladri si sono introdotti nell’edificio da una porta secondaria di via Etnea, fra le 20 e le 20,30 di mercoledì sera, orario in cui le 11 suore che abitano l’istituto si riuniscono in refettorio. I malviventi hanno scavalcato un muro e una cancellata per poi forzare la serratura di una porta. Una volta entrati, si sono diretti al secondo piano e, raggiunta la stanza della direttrice, senza rovistare nulla, hanno semplicemente aperto l’armadio e preso delle chiavi con cui hanno aperto una sorta di cassaforte ricavata sul muro, nascosta da un quadro, prelevando i contanti, circa 6 mila euro, che vi erano custoditi. Da lì, i ladri si sono diretti al terzo piano, non in una stanza qualsiasi ma in quella dell’ex economa. La camera è stata messa a soqquadro: portati via 180 euro che erano all’interno di un marsupio. Soltanto dopo cena, appena le suore si sono ritirate nelle proprie stanze, è stato scoperto il furto e sono stati chiamati i carabinieri. La denuncia è stata formalizzata ieri mattina. Il dettaglio inquietante è che della presenza di un vano cassaforte nella stanza della direttrice non erano a conoscenza nemmeno tutte le suore o il direttore amministrativo. Ecco perché chi ha commesso il furto non sembra avere agito d’istinto o alla ricerca casuale di denaro, ma lo avrebbe fatto sfruttando la conoscenza di luoghi e abitudini o le informazioni di chi ha o ha avuto modo di frequentare direttamente i posti. Ed è su questo fronte che il lavoro di indagine dei militari dell’Arma di Biancavilla si sta concentrando, nel tentativo di individuare i responsabili dell’atto criminale ai danni di un istituto da sempre al servizio della comunità.
Vittorio Fiorenza Fonte “La Sicilia” del 31-10-2014