E purtroppo ci siamo. Al cimitero monumentale di Randazzo sono rimasti solo 2 loculi. Occupati questi, in teoria non si sa dove seppellire i defunti. Il problema non è nuovo. Lo si affronta da anni, con l’ex sindaco Ernesto Del Campo che aveva presentato un progetto di ampliamento, da realizzare con il sistema del project financing, che Tar e Cga hanno dichiarato improcedibile dopo il ricorso presentato anche dall’attuale sindaco. Per questo l’ex assessore Antonino Zingale, oggi componente del Club Forza Silvio, ci invia una nota sottolineando che quello fu un grave errore, perpetrato in maniera dolosa «per due o trecento voti». «Non la penso così – risponde l’attuale sindaco Mangione – non sono contro il project, ma quello prevedeva una gestione privata dei servizi cimiteriali che non condivido». Adesso però si è arrivati al dunque e non c’è spazio ne per scelte, ne per la dialettica politica. «Lo so – ribadisce Mangione – per questo ho chiesto ai miei uffici di accelerare l’iter per realizzare il nostro progetto per costruire 108 loculi sempre in project, ma che lascia al privato solo la vendita: concessione e gestione devono rimanere di competenza del Comune». Comunque ci vorrà tempo che Randazzo non ha più: «Per questo – spiega Mangione – ho chiesto alle suore di Santa Giovanna Antida che hanno lasciato Randazzo di poter utilizzare, anche temporaneamente, la loro cappella dove ancora vi sono circa 20 posti. Siamo in trattativa. Oppure – conclude – realizzeremo velocemente degli spazi nuovi. Vedrete: troveremo la soluzione migliore».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 04-11-2014