Si è commosso Daniele Sindoni, presidente dell’Associazione antiracket e antiusura Carlo Alberto dalla Chiesa, in occasione della Giunta provinciale della Confcommercio riunita nella sala del Consiglio comunale di Randazzo dopo l’attentato che ha incendiato la sua auto.
Ospiti del sindaco Michele Mangione e del presidente del Consiglio comunale Nino Grillo all’incontro sono intervenuti il presidente della Giunta provinciale dell’associazione dei commercianti Riccardo Galimberti, insieme a diversi componenti della sua Giunta. Con loro Pietro Agen, vicepresidente generale della Confcommercio e il coordinatore delle associazioni antiracket Claudio Risicato. Presenti anche il comandante del Radiomobile della Compagnia carabinieri di Randazzo, luogotenente Carlo Guarnaccia, e il comandante della locale Stazione luogotenente Salvatore Lentini. «Siamo tutti vicini a Sindoni – ha affermato il sindaco Mangione – vittima di un attentato che è il segnale della debolezza della malavita». «Episodi come quello che ha subito Sindoni turbano il vivere civile. – ha affermato Garimberti – Siamo disponibili ad organizzare qui qualcosa di più per rafforzare la legalitá, attraverso idee nuove che garantiscono un maggiore controllo del territorio». Emozionato Sindoni: «Ho perso la serenitá – ha affermato – ma ho trovato vicino l’Arma dei carabinieri che tutte le persone oneste. Sono qui per chiedere l’approvazione di un regolamento comunale che sgravi dal pagamento della tasse comunali chi denuncia il racket. Non ci arrenderemo e continueremo a lavorare per la legalitá». «Non basta – ha aggiunto Agen – l’impegno dell’Arma, serve una legislazione adeguata. Non è possibile che estortori incalliti dopo alcuni anni li rivediamo davanti ai negozi». Pesanti come macigni le parole di Risicato: «Il giorno stesso dell’attentato chiesi a Garimberti una Giunta straordinaria a Randazzo. Non era possibile sorvolare su fenomeni che riguardano i propri dirigenti. I regolamenti servono a creare le distanze con le organizzazioni criminali. Ribadisco: non ci lasceremo intimidire. La reazione è la strada giusta. Ma la mancanza della certezza della pena è un regalo alla criminalità. Ci chiediamo se lo Stato intende fare con noi una battaglia seria. Non possiamo più tollerare collusioni fra mafia e politica, come non possiamo più tollerare i ritardi delle Prefetture. Ci sono delle anomalie che noi registriamo e che vogliamo discutere. ai mafiosi spaventano solo due cose: il carcere e la confisca». Solidarietá a Sindoni da tutti i commercianti della Confcommercio. Alla fine i ringraziamenti del sindaco pronto ad accogliere le iniziative proposte dai commercianti.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 14-11-2014