Seconda mozione di censura in appena 2 mesi per il presidente del Consiglio comunale di Randazzo, Nino Grillo. A presentarla e votarla sono stati i consiglieri Alfio Pillera, Concetta Foti, Carmelo Giarrizzo, Carmelo Scalisi, Alfio Ragaglia, Loredana Arrigo, Serena Maria Russo, Franco Minissale, Carmelo Rubbino e Antonino Guidotto. Nel documento di presentazione, i consiglieri fanno riferimento alla diffida presentata dal consigliere Giuseppe Minissale, che ha denunciato presunte «inadempienze da parte del presidente nella conduzione del Consiglio comunale», per poi fare riferimento alla precedente mozione di censura votata dal Consiglio il 26 settembre scorso, quando l’opposizione contestò a Grillo di aver convocato il Consiglio «in seduta straordinaria ed urgente nonostante ne mancassero i presupposti». Ci sarebbero poi mancate risposte a interrogazioni e mozioni di indirizzo da parte dei consiglieri di minoranza e una lettera della segretaria comunale che l’opposizione contesta. Alla fine questa la votazione: 10 voti favorevoli alla censura, 2 astenuti (i consiglieri Stefania Salanitri e Concetta Pagano) e 5 contrari (Gianluca Anzalone, Carlo Priolo, Vincenzo Ceraulo, Maria Cristina Gullotto e lo stesso presidente Nino Grillo). Il presidente Grillo, incassa, ma non indietreggia. «La mozione è stata votata in un momento di debolezza della maggioranza dovuto alle assenze forzate di 3 consiglieri. Assistiamo allo svilimento della politica, dove sembra essere consentito di tutto. Ho sempre inviato le interrogazioni ai destinatari, non sono responsabile delle accuse che mi sono state rivolte ingiustamente».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 27-11-2014