Gli investigatori mantengono il riserbo ma è difficile credere che il grosso autocarro Iveco utilizzato dalla ditta “Ecolandia”, che effettua lo smaltimento dei rifiuti differenziati a Maletto, si sia incendiato da solo dopo essere rimasto fermo per diverso tempo. Come è difficile credere che si sia incendiato da solo proprio la notte di Natale, intorno le 22, quando tutti stavano a casa per il cenone della vigilia. Il camion era in sosta all’interno del parcheggio messo a disposizione del Comune nei pressi del campo sportivo. All’improvviso alcuni residenti che abitano nelle vicine case popolari, hanno visto le fiamme. A Maletto, ormai da più di un decennio operano i vigili del fuoco volontari distanti dall’incendio circa 400 metri, ma giovedì sera non hanno potuto intervenire. I loro mezzi sono stati temporaneamente trasferiti in altri distaccamenti ed allora sono stati chiamati i pompieri di Randazzo. Il loro intervento ha impedito che le fiamme coinvolgessero anche un altro camion posteggiato a fianco, ma dell’Iveco incendiato non è stato possibile salvare nulla. Sul posto i carabinieri di Maletto e Randazzo che, finito il lavoro dei vigili del fuoco, hanno iniziato a setacciare il terreno circostante ed i resti del camion alla ricerca di indizi. Sugli esiti, come sulle indagini, però, nessuna indiscrezione se non quella che il rogo è partito dalla cabina. Si indaga comunque a 360 gradi, senza escludere alcuna pista. Il posteggio non era videosorvegliato, con il sindaco Barabagiovanni che stenta a credere che possa essersi trattato di un incendio doloso. “La certezza non c’è ancora. Aspettiamo di conoscere gli esiti del lavoro degli investigatori. Certo è strano e se è di natura dolosa è un fatto brutto e gravissimo. Il mandato della ditta scade il 31 dicembre.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 27-12-2014