Amministratori, tecnici e forze dell’ordine attorno un tavolo a Randazzo per tentate di contrastare il fenomeno dell’avvelenamento dei cani, che nella medievale cittadina, dopo l’escalation dell’estate scorsa ed una fase di stasi, pare registri una recrudescenza. Il sindaco, Michele Mangione, infatti, ha convocato un tavolo tecnico cui, oltre alla Giunta ed al presidente del Consiglio comunale, Nino Grillo, hanno partecipato la Polizia municipale, il Nucleo di polizia ambientale, la Guardia forestale e il servizio veterinario dell’Asp. Presenti anche i rappresentanti del «In difesa dei nostri amici a quattro zampe», che hanno presentato un circostanziato esposto alla Magistratura contro ignoti firmato da più di 80 persone. L’intento è quello di sensibilizzare, più di quanto non lo siano già, le Forze dell’Ordine a contrastare un fenomeno che ha provocato la morte non solo di cani randagi, maanche di cani al guinzaglio che hanno ingoiato un boccone avvelenato e cani che si trovavano tranquillamente nei recinti. Qualcuno, infatti, ha ben pensato di lanciare le polpette anche nei giardini privati. Anche per questo motivo il sindaco Mangione, durante il tavolo tecnico, ha letto e fatto propria la denuncia presentata dal gruppo facebook, annunciando che la presenterà egli stesso alle autorità competenti. Inoltre sa più parti sono stati invocati controlli e sorveglianza, soprattutto nei parchi dove si è soliti far passeggiare i cani, anche se certamente non è facile individuare un soggetto che qua e là lascia cadere polpette avvelenate. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 10-02-2015