Più che un incontro per verificare eventuali lacune fra i servizi offerti dall’ospedale di Bronte è sembrata una visita ad un paziente grave. L’on. Giuseppe Beretta, dopo aver ascoltato i vertici dell’ospedale, ma soprattutto i medici e gli operatori, si è reso conto di quanto grave sia la carenza di personale medico e infermieristico un pò in tutti i reparti del nosocomio, dove è necessaria anche nuova strumentazione tecnologica. I medici sono stati chiari e anzi hanno chiesto alla politica di fare il possibile per farli lavorare in sicurezza. Le lacune sono tante a cominciare dalla struttura, ancora un cantiere aperto per dei lavori iniziati del 2007 e mai finiti, per finire alle stanze dei pazienti che non funzionano, in un ospedale dove di notte, come è stato ribadito durante l’incontro, a volte rimane di guardia un solo medico. Il quadro descritto a Beretta è stato così disarmante che alla fine a molti è sembrato utopico pensare di risolvere tutti i problemi e si è ritenuto opportuno cercare di individuare il punto più critico su cui intervenire, individuato nel Pronto soccorso e nella Medicina. Beretta è stato accolto dal direttore sanitario del distretto Catania 2 dell’Asp, Salvo Calì, e dal direttore sanitario del presidio ospedaliero, Renato Passalacqua, accompagnati dai medici. Presenti anche operatori del settore ed il consigliere comunale Graziano Calanna che, dopo l’incontro, ha ribadito come questo territorio abbia diritto ad avere un ospedale vero. “Mi sono reso – ha detto l’on. Beretta – che per l’ospedale di Bronte c’è l’esigenza di un’attenzione diversa rispetto a quella riservata fino ad oggi. Per prima cosa mi rivolgerò al direttore dell’Asp per poi stabilire con l’assessore regionale quali passi compiere”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 08-03-2015