Ammontano a centinaia di migliaia di euro i danni subiti dai produttori di frutta fresca di Bronte che il 21 febbraio scorso hanno visto i loro frutteti divorati da una piena improvvisa del Simeto. Diversi agricoltori, nelle loro aziende, hanno contato danni anche per 40mila euro, con la possibilità che aumentino se la produzione dovesse risentirne. Un nutrito numero di produttori è stato ricevuto dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, assieme al vice indaco e assessore alla Protezione civile, Nunzio Saitta. Alla fine Firrarello, ancora una volta, ha puntato il dito contro la gestione della diga Ancipa sul fiume Troina che confluisce nel Simeto proprio a monte dei frutteti. «Gli agricoltori continuano a dirmi – afferma il sindaco – che la piena è arrivata improvvisa, trascinando tutto e lasciando nella valle, quando l’onda di piena si è ritirata, i grossi pesci presenti solo nel lago formato dalla diga. Di conseguenza sarà pure che l’Enel, che la gestisce, avrà aperto le paratie solo per quella che loro chiamano “cacciata” e che considerano ininfluente, ma la verità è che il fiume ha inondato i frutteti con grave danno per l’economia agricola brontese». Firrarello non mette in dubbio che la gestione della diga rispetti i protocolli. «Se osservando i protocolli i risultati sono questi – continua – allora vanno rivisti. I produttori hanno diritto a essere tutelati e l’economia agricola non è seconda a nessun’altra. Io mi schiero con loro e penso di dover discutere l’argomento con il ministero competente». Per i produttori è necessario che l’alveo del fiume venga regimentato con opportune briglie. «Chiederò al Genio civile di Catania – conclude il sindaco – di fare un sopralluogo».
Fonte “La Sicilia” del 14-03-2015