Il parrucchiere di Randazzo, Tony Gullotto, sfrattato il 31 gennaio scorso da quella che un tempo era la sua parrucchiera di via Umberto, ha iniziato ieri lo sgombero dei locali. “Non è un lavoro breve – ci dice – in quel negozio ci sono tutti gli attrezzi della mia professione, oltre a tantissimi prodotti posti nei cassetti, nelle vetrine e negli scaffali”. Il lavoro di sgombero continuerà anche oggi, ma il parrucchiere non si arrende e continua a ribadire di essere stato vittima di diversi soprusi. “Il prossimo 29 aprile – ci dice – al Tribunale di Catania si celebrerà l’udienza fissata dal giudice a seguito del mio ricorso. Continuo a sostenere, infatti, che il negozio posto a pian terreno di casa mia non poteva essere diviso dall’abitazione, perché con essa che condivide tutti i servizi. Pensate che da quando sono stato sfrattato la sera a casa, rimango senz’acqua, perché la vasca di riserva si trova nei locali del negozio”. Ricordiamo che al parrucchiere, a seguito di un debito con una banca che, secondo Gullotto non gli è stato permesso di rientrare, gli è stato pignorato l’intero suo immobile costituito da abitazione e negozio. La banca ha deciso di dividere le due pertinenze, con il parrucchiere che è riuscito a riscattare solo l’abitazione al primo piano, mentre il negozio è andato venduto. Per Gullotto si è trattato di un abuso. “Attendo con trepidazione il 29 aprile – conclude – spero si faccia giustizia”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 28-03.2015