Ancora una volta, Bronte ed i paesi limitrofi, sono penalizzati dalle scelte fatte in nome del risparmio e della mancanza di fondi specie nel campo sanitario. Infatti, oltre a sopportare i lunghi e gravi problemi che da anni interessano l’ospedale brontese, una nuova “tegola” sta per abbattersi sul territorio. Da maggio 2015, infatti, chiude il Ppip. Punto di Primo Intervento Pediatrico, un servizio iniziato a gennaio 2014, diventato un punto di riferimento per i piccoli pazienti dei Comuni di Bronte, Maletto, Maniace, Cesarò e San Teodoro. In pratica, il servizio voluto dall’Asp, prevede un pediatra in ambulatorio, nei pre festivi e nei festivi, una specie di guardia medica per i bimbi, che, visto l’assenza in ospedale di tale figura nei pre festivi e festivi, in quanto il servizio di pediatria ospedaliera non prevede la guardia attiva, ma la reperibilità, è sicuramente una garanzia per i piccoli, ma anche un servizio utile al territorio e al diritto alla salute che tutti, secondo l’art. 32 della costituzione, dovrebbero avere. Da maggio questo Ppip, come altri, chiude per la mancanza di fondi, ma a Bronte, come in altri posti, questo taglio penalizza in maniera enorme, l’ospedale, i cittadini e tutta la rete sanitaria. Infatti, con la mancanza di questa assistenza, i piccoli che nei festivi avranno bisogno di assistenza, saranno costretti a rivolgersi al pronto soccorso, tra l’altro a Bronte già carente di attrezzature e personale ad hoc, procurando inutili intasamenti, e togliendo risorse e attenzioni, a chi ha veramente bisogno di cure.
Saitta Luigi
LA SCHEDA OLTRE MILLE VISITE IN UN ANNO
Il Ppip di Bronte, è attivo da gennaio 2014. Apre dalle 10 alle 20 dei pre festivi e dei festivi. Al suo interno ruotano 5 pediatri che si alternano per garantire assistenza ai piccoli pazienti. Nel 2014, in 12 mesi, la sede di Bronte ha effettuato 1300 prestazioni, di cui solo una ventina che hanno avuto la necessità di essere mandati in ospedale. La chiusura del punto di Bronte, provocherà un incremento di lavoro per il Pronto Soccorso dell’ospedale di Bronte.
Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 08-04-2015